Ryanair, salata il piano di co-marketing, l’on. Fazio accusa i sindaci; la gente si chiede dove sono i deputati

aeroporto-trapani-ryanair Rischia di naufragare l’accordo di co-marketing tra i comuni della provincia di Trapani e la compagnia aerea Ryanair. Mimmo Fazio, ex sindaco di Trapani, interviene da deputato regionale e ammonisce i primi cittadini: «è da irresponsabili ed incoscienti mettere a rischio la permanenza di Ryanair nell’aeroporto trapanese». La compagnia aerea battente bandiera irlandese potrebbe lasciare l’aeroporto di Trapani /Birgi da un momento all’altro ed avviare una azione legale per il recupero forzato delle somme maturate in parte nel 2014 e quelle dell’anno in corso. Il tutto con l’aggravante che l’aeroporto rischia di chiudere definitivamente con un danno enorme per il turismo e indirettamente per l’intera collettività.

Sui 2.225.000 della rata 2015 del piano di marketing i comuni e la Camera di Commercio hanno versato poco più del 10%, ovvero 263.750 euro. Si distingue solo il Comune di Pececo, l’unico ad aver versato per intero la propria quota, poi hanno versato un piccolo acconto i Comuni: Buseto Palizzolo, Favigna, San Vito Lo Capo, Custonaci, Calatafimi-Segesta, Salemi, Partanna, Erice, Alcamo e la Camera di Commercio. E, se ciò non bastasse a far arrabbiare Ryanair vi è inoltre un residuo di 219mila euro relativi alle quote 2014 ancora da versare per l’accordo così ripartito: Comune di Castelvetrano € 60.000; Comune di Valderice € 50.000; Comune di Campobello di Mazara € 30.000; Comune di Petrosino € 30.000; Comune di Santa Ninfa € 20.000; Comune di Gibellina € 20.000; Comune di Salaparuta € 5.000; Comune di Poggioreale € 4.000.

IMG_1581«Mettere a rischio l’accordo di co-marketing e quindi la permanenza di Ryanair presso l’aeroporto di Trapani Birgi è da irresponsabili – sostiene il deputato regionale Girolamo Fazio -. È improrogabile rispettare gli impegni assunti nel 2014 con la compagnia irlandese e clamorosamente non mantenuti nel versamento delle quote per il 2015». L’on. Fazio, che è stato già sindaco, dimentica che le finanze dei Comuni sono legati ai bilanci e che è moda, degli ultimi termini, chiudere quelli di previsione a fine anno. Ciò ha influito negativamente sul mantenimento degli impegni assunti. E poi tra crisi ed aria di recessione, riduzione dei finanziamenti pubblici dello Stato e della Regione agli Enti Locali, talvoltà anche qualche manciata di migliaia di euro diventano un dramma per i sindaci
L’indice, nel comunicato stampa diffuso dall’on. Fazio – viene puntato contro i sindaci dei ventiquattro comuni della provincia, colpevoli di non aver rispettato i tempi dei versamenti dovuti alla compagnia irlandese, secondo le intese sottoscritte lo scorso anno innanzi al prefetto di Trapani, Leopoldo Falco. Allo stesso modo, il deputato trapanese, sorpreso e deluso dalle dimissioni del Presidente Pino Pace da rappresentante e capofila dell’accordo, benché ne comprende le ragioni «I sindaci, che chiedono di poter contare di più e determinare le scelte nella programmazione delle destinazioni – sostiene Mimmo Fazio –, sembra non abbiano ancora compreso che rispettare l’accordo di co-marketing e farlo puntualmente è la base dalla quale partire perché AIRGEST e Comuni possano provare ad incidere nello definizione di nuove rotte da proporre o chiedere a Ryanair»

IMG_2414Il lungo documento prosegue con un attacco mirato sulle presunte “incapacità” del sindaco di Trapani che non ha sostenuto il presidente della Camera di Commercio e perche non sia stato promotore di una leadership con esso stesso capofila dell’intesa tra sindaci. Fazio punzecchia anche il neo sindaco di Marsala, Di Girolamo, insediatosi da un mese e 3 tre giorni, auspicando che voglia dare l’esempio ed essere il primo tra i grandi comuni a versare la quota e, visto il tiepido ruolo del suo collega Damiano, voglia assumere quelle funzioni di coordinamento che dovrebbero darsi i comuni maggiori.

SCHEMA-quote-comuni-ryanairUn documento di sicuro effetto, con belle parole, dure, dirette ed inequivocabili, l’on. Girolamo Fazio ha addossato tutte le responsabilità della vertenza aeroporto ai sindaci dei 24 Comuni dell’ex provincia di Trapani e al presidente della Camera di Commercio, tutti corresponsabili dell’imminente dipartita di Ryanair da Trapani; ma l’on. Fazio non fa alcun accenno alle gravi, gravissime responsabilità della Regione Sicilia che continua ancora a detenere il pacchetto di maggioranza dell’azienda Airgest che gestisce i servizi al Vincenzo Florio. Regione che è sempre rimasta sorda sul futuro del Trapani Birgi, ma al contrario attenta e premurosa per la nascita dell’aeroporto di Comiso. Per non parlare poi dell’assurdo, quanto incomprensibile, azzeramento delle Province in Sicilia, operato con tantissima leggerezza dal Presidente Crocetta. E, poi… che fine hanno fatto i proventi per i danni derivati dalla chiusura dell’aeroporto per la guerra in Libia. Dov’è sono i deputati eletti in questa provincia, i rappresentanti sindacali, le associazioni di categoria, gli imprenditori del turismo, la popolazione sana onesta e laboriosa?

La domanda nasce spontanea perchè in ogni altra parte del Paese, davanti ad una così grave situazione, la popolazione sarebbe scesa in piazza per dire no alla chiusura dell’aeroporto, grande fonte economica per i flussi turistici che muove da e per questo territorio. Invece, qui, tutto tace… chissà magari chi è chiamato a gestire il territorio si aspetta che ritorni a cadere la manna dal cielo

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