Petrosino, precisazione dell’avv. Valerio Vartolo sui rinvii a giudizio per attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito una nota di precisazione dell’avv. Valerio Vartolo, in merito alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto – così come riportato in una nota dell’ANSA -: il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, di 48 anni, al suo vice, Antonella Marcella Pellegrino, di 45, all’ex assessore Luca Badalucco, di 74, nonché a tre tecnici dello stesso Comune (Vincenzo Tumbarello, di 57, Gaspare Salvatore Anastasi, di 59, e Maurizio Giuseppe Cocchiara, di 51) e all’ex responsabile del servizio igiene della “Belice Ambiente” Giacomo Pantaleo, di 50.

PRECISAZIONE DELL’AVV. VARTOLO:

“Egregio Direttore,
Le scrivo in nome e per conto del Dr. Gaspare Giacalone, sindaco del Comune di Petrosino, della Sig.ra Marcella Pellegrino, vice-sindaco del suddetto Comune, nonché del Sig. Badalucco, ex assessore dello stesso Comune di Petrosino. 
In merito all’articolo dal Suo giornale pubblicato in data odierna e dal titolo “Reati ambientali, rinviato a giudizio il Sindaco di Petrosino ed altre sei persone”, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue.
– Che non si tratti di discarica, e’ circostanza su cui, nonostante ciò che nell’articolo scrivete, non vi sono dubbi, considerato che lo stesso capo di imputazione afferisce al deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi: fino a prova contraria, mi consentira, è il pubblico ministero che definisce l’imputazione. Dunque ritengo che i toni sensazionalistici con cui si scrive circa l’esistenza di una discarica, ingenerando la convinzione nel lettore che si tratti di rifiuti di una certa pericolosità, sono del tutto esorbitanti rispetto ai fatti che saranno oggetto di procedimento penale;
– le fotografie pubblicate non afferiscono agli stessi fatti di causa: non si comprende, in realtà, a quali ‘denuncianti’ l’articolo faccia riferimento considerato che i fatti oggetto di imputazione riguardano un assai circoscritto lasso di tempo riferibile all’estate 2016 e non già, come si scrive, a novembre e dicembre;
Pertanto, pur nel rispetto del legittimo diritto di cronaca, sarebbe doveroso che venissero riportati i fatti per come, almeno, la pubblica accusa ritiene siano avvenuti, fermo restando, e senza addentrarmi in ulteriori particolari perché non è questa la sede, che dimostreremo in giudizio l’assoluta correttezza delle condotte poste in essere dai miei assistiti.
Tanto Le dovevo, con preghiera di pubblicazione. 
Avv. Valerio Vartolo”
Gentilissimo avvocato,
la ringrazio per la sua precisazione che metto subito nel dovuto risalto in quanto da direttore di questa umile testata pongo grande rispetto per la verità. Purtroppo non essendo stato l’autore dello scoop e essendo andato – come si dice nel gergo giornalistico – a rimorchio, cercando di unire tanti tasselli vi è stato un accavallamento di dati e di fotografie. Sono costernato del “grossolano” errore ed a seguito della sua preziosa segnalazione ho subito provveduto a rimuovere le foto della discarica che erroneamente mi erano state recapitate. Nel rispetto delle parti mi deve dare atto che ho dato spazio al sindaco Gaspare Giacalone pubblicando testualmente la sua dichiarazione veicolata con un post su Facebook, a dimostrazione della nostra imparzialità. Auspico altresì, che in giudizio i suoi assistiti, come anche gli altri destinatari dello stesso provvedimento, possano dimostrare l’assoluta correttezza delle condotte poste in essere.
Alberto Di Paola
Direttore Responsabile
www.marsalanews.it
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