Omicidio Curatolo, dopo 5 anni in carcere un agricoltore

carabinieri arresto braccinoI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trapani e della Stazione di Paceco questa  mattina, hanno arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Braccino Antonio, agricoltore 66enne di Paceco, ritenuto uno dei concorrenti dell’omicidio di Daniele Curatolo, assassinato con 10 colpi di pistola il 20 giugno 2009, mentre stava svolgendo alcuni lavori agricoli in località Castellaccio Torre Arsa di Paceco (TP). Il provvedimento restrittivo, emesso dal GIP del Tribunale di Trapani su richiesta della locale  Procura della Repubblica, trova ragione nei gravi elementi raccolti a carico dell’arrestato durante le  articolate e prolungate attività investigative svolte dai militari dell’Arma trapanese sotto la  scrupolosa direzione del Sostituto Procuratore dr.ssa Rossana Penna. Le lunghe e laboriose indagini, che hanno passato al setaccio tutte le relazioni del Curatolo, sia nell’ambito familiare che nel contesto della realtà agricola pacecota, hanno consentito di delineare  diverse situazioni conflittuali tra la vittima e alcuni agricoltori della zona, che ritenevano il Curatolo  responsabile di furti e incendi commessi in danno delle loro aziende. Dalle attività svolte è emersa, in particolare, una significativa precedente contrapposizione tra il  Curatolo e il Braccino, che era in affari con la vittima, a causa di divergenze maturate nel tempo che  avevano completamente eroso i loro rapporti. L’impegnativa attività investigativa sviluppata ha permesso di acquisire gravi indizi a carico  dell’arrestato, accertando, tra l’altro, che lo stesso aveva attirato la vittima sul luogo dell’agguato,  commissionandogli alcuni lavori agricoli da svolgersi in tarda serata. Tante, inoltre, le contraddizioni rilevate nelle affermazioni rilasciate dal Braccino, sia nell’immediatezza dei fatti che nel corso delle indagini, rispetto a quanto potuto appurare dalle  attività dell’Autorità Giudiziaria e dei Carabinieri. I numerosi e concordanti elementi raccolti a carico del Braccino sono stati condivisi dall’Autorità  Giudiziaria che ha quindi emesso il provvedimento restrittivo nei confronti dell’agricoltore  pacecoto. Il Braccino, rintracciato questa mattina in un bar di Paceco, è stato accompagnato presso la Caserma  di via Vallona e successivamente associato alla casa circondariale “San Giuliano”.

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