Nuovo caso di coronavirus a Marsala: sono tre i contagiati

Tre positivi al coronavirus a Marsala, uno a Mazara, Castelvetrano e Calatafimi Segesta per un totale casi di 6 contagiati in provincia di Trapani. 

Non c’è due senza tre… ecco arrivare il terzo caso di positività al coronavirus a Marsala La notizia, purtroppo è ufficiale, ci è stata conferma dal Comune di Marsala. Si tratta di una donna di 32 anni che risiede nel versante sud di Marsala, rientrata dalla Lombardia. La donna, asintomatica positiva al Covid-19, si trova in isolamento obbligato domiciliare è stata sottoposta al tampone oro-faringeo.

Salgono a tre i positivi asintomatici a Marsala nell’ultima settimana. Si tratta di pazienti asintomatici che contratto il virus in nord’Italia. In particolare si tratta di una ragazza proveniente dalla Lombardia, un caso definito “anomalo” dall’Asp di Trapani che scrive testualnente: “caso Marsala: atipico. Soggetto asintomatico rientrato da Bergamo a marzo e posto in quarantena. Primo Tampone post quarantena dubbio, secondo negativo. A seguito accertamento diagnostico personale viene effettuato anche test sierologico qualitativo il cui esito risulta positivo. Viene data immediatamente comunicazione all’Asp che procede con tampone il cui esito è positivo. Il paziente viene posto in quarantena e data l’apparente incongruenza tra test e tampone si è proceduto ad ulteriore verifica diagnostica e sierologica specifica per il soggetto e per tutti i suoi contatti stretti conviventi. È in atto attività epidemiologica sul caso”.

L’altro caso di positività al covid-19 a Marsala è quello del ragazzo di 23 anni arrivato da Verona il 9 maggio che si era sottoposto alla quarantena, senza rispettare l’obbligo di attendere l’esito del tampone oro-faringeo. L’Asp di Trapani ha attivato tutte le necessarie procedure di monitoraggio previste dal protocollo a carico dei 3 soggetti e di tutte le persone con le quali si erano incontrate in Città.

Il Sindaco di Marsala continua a reiterare l’appello a tutti i cittadini di stare attenti e di non abbassare la guardia:“Purtroppo non siamo ancora fuori dalla Pandemia. E’ opportuno quindi l’impiego della mascherina nei luoghi pubblici e nei locali dove non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale. Il dispositivo protettivo deve, pertanto, essere sempre nella disponibilità del cittadino nell’eventualità in cui sia necessario l’utilizzo. E’ importante inoltre lavarsi o igienizzarsi le mani spesso e soprattutto non toccarsi il naso e la bocca. A tutti chiedo anche di avere buon senso e di evitare assembramenti”.

La situazione del coronavirus in provincia di Trapani ritorna a 6 casi, tutti in isolamento domiciliare, nessun ricovero ospedaliero. Sono tutti positivi  asintomatici, così distribuiti: 1 a Castelvetrano, 1 a Calatafimi-Segesta, 1 a Mazara e 3 a Marsala. Vediamo nello specifico ogni singolo caso: a Castelvetrano si tratta un paziente asintomatico, di rientro dalle Marche, in quarantena dal 9 maggio (guarito invece l’altro castelvetranese che era ospite del. Covid Hotel San Paolo di Palermo); il paziente di Calatafimi Segesta era ricoverato a Villa Maria Eleonora di Palermo dove ha contratto la malattia durante il ricovero, successivamente è stato trasferito in Covid hospital a Partinico e infine trasferito al domicilio in attesa di completa negativizzazione; a Mazara del Vallo si tratta di soggetto totalmente asintomatico risultato positivo fuori provincia (Messina) e posto in isolamento per quarantena nel proprio domicilio.

I 6 pazienti del trapanese sono tutti in isolamento domiciliare obbligato. Totale tamponi effettuati 11.391, test sierologici su personale sanitario 6.051. Soli 5 decessi, mentre il numero dei guariti è dimessi è salito a 120 guariti dal Covid-hospital Marsala e dal Sant’Antonio Abate, i quali rientrati nei loro domicili privati continuano ad esser monitorati attraverso i test per la diagnosi del covid-19.

Con un parere del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia, l’assessorato regionale alla Salute ha disciplinato le procedure sanitarie per quanti hanno fatto rientro nell’Isola definendo tre diverse procedure

Coloro che hanno fatto ingresso in Sicilia prima del 29 maggio possono essere, immediatamente, sottoposti a tampone rinofaringeo, con la facoltà di interrompere l’isolamento domiciliare in caso di esito negativo.

Chi è rientrato tra il 29 maggio e  il 2 giugno è di fatto in quarantena,  attraverso le Usca territorialmente competenti effettueranno un follow-up , mediante un triage telefonico e attraverso la compilazione di un’autocertificazione, se da questa valutazione clinica non emergeranno elementi riconducibili al Covid potrà interrompere l’isolamento domiciliare.

Coloro che hanno fatto ingresso in Sicilia a partire dal 3 giugno sono integralmente esonerati, in ottemperanza a quanto disposto a livello nazionale, dall’osservanza dell’isolamento domiciliare e del tampone rinofaringeo.

Inoltre l’assetto epidemiologico di Covid-19, in Sicilia si è progressivamente modificato negli ultimi dieci giorni, rivelando un significativo declino del numero dei casi. Pertanto, chi è giunto in Sicilia dopo il 28 maggio, si inserisce all’interno di un contesto epidemiologico assai più favorevole rispetto a chi è giunto precedentemente.

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