Nuova “crociata” contro il lavoro in nero dei sacerdoti della Forania di Marsala-Petrosino

NESSUNO SFRUTTI I LAVORATORI! È DISUMANO E GRAVE PECCATO, APPELLO DEI SACERDOTI DELLA FORANIA DI MARSALA-PETROSINO
 
La piaga dello sfruttamento dei lavoratori (lavoro nero) è una delle piaghe del nostro territorio a cui non si può, o non si vuole, porre fine. La galoppante disoccupazione, aggravata dalla crisi economica dovuta al covid, spinge sempre più la gente in difficoltà fra le grinfie di loschi datori di lavoro che si reputano pure cristiani o magari che si vantano di avere la “coscienza a posto. Basta ai soprusi e allo sfruttamento dei lavoratori in nero,  dicono i sacerdoti della Forania di Marsala-Petrosino, ritenendo che i suddetti comportamenti di sfruttamento e di grave disonestà sono da ritenere disumani e sono contrari a quanto il Signore Dio ci ha comandato.
Sempre più spesso – scrivono i sacerdoti – apprendiamo che nostri concittadini e cittadini immigrati vengono sfruttati in diverse attività lavorative, a cominciare da quelle agricole. Abbiamo più volte ascoltato il “grido” di ingiustizia e di disumanità che ci rivolgono tanti lavoratori che devono subire violazioni dei loro diritti.  Per sostenere sufficientemente le loro famiglie o per avere un minimo reddito per i loro bisogni fondamentali (cibo e alloggio) sono costretti ad accettare inique e spregiudicate “regole”.  Pagati da due a quattro euro all’ora, con  orari di lavoro che vanno dalle 9 alle 12 al giorno, senza alcuna protezione previdenziale e regolare contratto. Abbiamo appreso che taluni datori di lavoro  – i “padroni” –  si reputano pure cristiani o con la “coscienza a posto”.
«Guai a voi che sfruttate la gente, che sfruttate il lavoro, che pagate in nero, che non pagate il contributo per la pensione, che non date le vacanze. Guai a voi! Fare “sconti”, fare truffe su quello che si deve pagare, sullo stipendio, è peccato, è peccato». Sono le nette affermazioni che Papa Francesco ha fatto nell’omelia del 24 maggio del 2018. Nelle nostre comunità di Marsala e Petrosino – e non solo in esse, purtroppo – questo insegnamento del Successore di Pietro è quanto mai attuale e profetico.  Ci appelliamo innanzitutto a coloro che stanno approfittando della situazione di bisogno –  che è cresciuta nella pandemia – perché non trattino più i loro simili come “bestie da soma” ma come fratelli da rispettare e offrano loro il giusto salario. Alle autorità pubbliche competenti chiediamo più severi e adeguati controlli nel nostro territorio. A tutte le persone che desiderano lavorare in sicurezza, nell’osservanza della legge, dei loro diritti, assicuriamo il nostro sostegno e la nostra umile preghiera d’intercessione.
«Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente». 
(Lettera di san Giacomo 5,4)
I sacerdoti della Forania di Marsala-Petrosino
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