Niente quote tonno per i pescatori che impiegano il palangaro. Il rischio viene denunciato da Scilla

tonno-rosso-tonnara-favignani-tonnaroti-pesca-marsalanewsAllarme quote Tonno, la Sicilia e in modo particolare la marineria che impiega il palangaro rischiano di rimanere penalizzate. A lanciare il grido di allarme è Toni Scilla. L’ex parlamentare siciliano, da indiscrezioni pervenute dal Ministero della Pesca, sembra che il Governo voglia beneficiare i ricchi imprenditori del tonno, spalmando l’intero plafond sul sistema di pesca a circuizione.

Ironicamente Scilla scrive: “Preghiamo affinché per il triennio 2015/2017, le quote tonno da assegnare all’Italia, vengano distribuite, più o meno equamente fra tutti i pescatori”. E’ impensabile, infatti, che i signori della pesca del tonno a circuizione continuano ad arricchirsi sulla pelle di altre marinerie – certamente non meno importanti – che pescano con sistemi e attrezzature  diverse.  Diminuire il pescato non significa distruggere una parte dell’imprenditoria. Tra l’altro le   la pesca col palangaro è molto meno invasiva rispetto alle tonnare volanti. Per cui se si vuole preservare il tonno basterebbe ridurre le quote tonno di chi pesca con le reti a circuizione.

Il problema, comunque, non si porrebbe se l’Unione Europea al posto di lasciarsi influenzare da ambientalisti e vegetariani, farebbe bene a far eseguire una ricerca scientifica   sul tonno del rosso del Mediterraneo per accorgersi che il mare trabocca di questa specie. Anzi, secondo i pescatori, il tonno starebbe compromettendo la catena alimentare fino al punto che il pesce azzurro di piccola taglia (sgombri, sarde, acciughe, sauri, ecc.) starebbero per scomparire essendo l’alimento principali di cui si nutrono i tonni. Purtroppo si tende a proteggere il tonno, incuranti se questo sta causando danni all’ecosistema marino. E, cosa assai più grave è che nessuno interviene sulle flotte pescherecce che da ogni parte del mondo vengono a pescare il tonno nel mediterraneo per le sue eccellenti qualità organolettiche. Sarebbe bene per tutti, se la specie è realmente a rischio, una regolamentazione generale e non l’assurda, quanto incomprensibile, eliminazione dalle quote tonno solo le unità da pesca che impiegano il palangaro.

Toni Scilla nel denunciare l’accaduto avrebbe fatto bene a segnalare la situazione al Sottosegretario di Stato per le Risorse Agricole, Alimentari e della Pesca, Giuseppe Castiglione. Quanto accaduto, comunque, è davvero assurdo, se non anche  offensivo, nei confronti di una parte della marineria che portata di già sul lastrico con quote tonno sempre più esigue, ora il Governo, gli da il “colpo di grazia”, impedendogli di pescare il tonno. Una vera tragedia per diverse centinaia di famiglie siciliane

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