Mimmo Fazio annuncia il suo ritiro dalle elezioni e da ogni carica pubblica

Il candidato a sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, ha annunciato il suo ritiro dalle elezioni e da ogni carica pubblica. La notizia era nell’aria già da qualche ora e precisamente da ieri, quando la Procura di Trapani ha depositato al Tribunale del Riesame il ricorso contro il provvedimento del Gip che lo scorso 3 giugno gli ha revocato i domiciliari rimettendolo in libertà. Il candidato, Mimmo Fazio, attuale deputato regionale, è indagato per corruzione e traffico di influenze. La vicenda giudiziaria è quella che vede coinvolto il deputato trapanese in una torbida vicenda giudiziaria legata agli appalti conferiti dalla Regione Siciliana alla compagnia di navigazione siciliana Liberty Lines, l’ex Ustica Lines dell’armatore Morace.

Il ritiro dalle elezioni e da ogni carica pubblica è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta poco dopo le ore 17 nel suo comitato elettorale di via Virgilio 46 a Trapani. Tra i presenti l’on. Mimmo Turano, che aveva supportato politicamente la campagna elettorale a sindaco del collega di Palazzo dei Normanni. Fazio il prossimo 25 giugno avrebbe dovuto affrontare il ballottaggio con Pietro Savona. Fazio (sostenuto da Lista per Fazio, Uniti per il futuro, Progetto per Trapani, Trapani tua, Io ci sono) aveva preso il 31,79% dei voti al primo turno e Savona (Pd, Cittadini per Trapani, Trapani svegliati) il 26,27%.

Le dimissioni di Fazio diventano subito un “caso” nazionale e mandano nel pallone gli esperti in leggi elettorali. La rinuncia al ballottaggio di Mimmo Fazio aprirebbe le porte a Tonino D’Alì, arrivato terzo nella competizione di domenica scorsa. La dirigente dell’ufficio elettorale della Regione siciliana, Margherita Fazio, non concorda con tale ipotesi e sta verificando le disposizioni della legge elettorale per gli enti locali. “A mia memoria – dice – non è mai successo e non ricordo se ci siano dispositivi in tal senso, sto studiando le norme”. Il senatore di Fi Antonino D’Alì (Forza Italia, Psi, Per la grande città), che ha raggiunto il 23,46 %, ora potrebbe essere “ripescato” e ritornare in gioco per la guida di Trapani. E’, ancora, tutto da vedere: anche se di soluzioni alternative, oltre all’azzeramento totale del voto, non ve ne sarebbero.

Questa la lettera con cui Mimmo Fazio abbandona la Campagna elettorale per la prima poltrona di Trapani:

Carissimi Trapanesi,
i giorni appena trascorsi sono stati i più difficili della mia vita.
In occasione del mio arresto ho subito considerato la scelta di fare un passo indietro rispetto a tutti i miei pubblici impegni.
Ho ritenuto di non farlo perché avevo la serena coscienza e l’assoluta certezza di non essere un corrotto ed ho ritenuto di non farlo per il rispetto che dovevo alle tante persone che avevano accettato di proporsi per il consiglio comunale nelle liste che avevano deciso di sostenere, non solo e non tanto la mia persona, quanto e soprattutto un valido e concreto progetto di rinascita della città.
Ho deciso, quindi, di potere e di dovere andare avanti, ritenendo di poter essere capace di affrontare e sopportare la gogna mediatica e giustizialista che si era immediatamente industriata a riversare fiumi di fango su di me auspicando, ingenuamente, che mi si sarebbe stato dato atto che ero stato colpito da una accusa tutta da provare e non da una condanna.
Alla terribile esperienza della carcerazione, che ho avuto la fortuna di patire nella mia casa e circondato dall’affetto della mia famiglia, è seguito il brevissimo periodo della campagna elettorale in cui mi sono visto circondato dalla vicinanza umana dei candidati che mi hanno confermato fiducia, allorquando avrebbero potuto comprensibilmente revocarmela, e mi sono visto destinatario di reiterate dichiarazioni di confermata stima espresse per le strade da numerosi cittadini.
Dalla prova che ho affrontato, dopo avere superato prima le maldestre trappole che meschini avversari politici avevano teso per ostacolare la mia partecipazione alle elezioni sulla scorta di un’inesistente incompatibilità ed indi la limitazione della mia libertà personale, sono uscito col cuore colmo di sincera gratitudine verso i tantissimi che non mi hanno soltanto onorato del loro voto ma anche e soprattutto del loro calore umano; sono uscito con l’orgoglio di aver visto elette nelle liste che mi sostenevano persone di alte qualità e sono uscito fiero per avere lavorato insieme a tanta bella gente mossa esclusivamente dal fine di volere offrire un servizio alla città.
Dalla stessa prova, tuttavia, sono uscito umanamente devastato, a causa del processo sommario a cui mi ha sottoposto certa stampa che, linciandomi quotidianamente ed ininterrottamente, mi ha presentato come colpevole di nefandi reati e c olpevole, soprattutto, di avere oltraggiato la mia città per non  
avere ritirato immediatamente la mia candidatura dopo avere appreso di essere indagato.

Orbene, la fiducia di cui in così tanti mi avete onorato, dandomi credito soltanto sulla mia parola ed a dispetto dei mediatici costrutti accusatori, se mi rafforza, per un verso, nella voglia di lottare per vedere riconosciuta la mia correttezza ed onestà, mi impone, per altro verso, di riconsiderare – per tutelare la città – la scelta iniziale di continuare il mio impegno politico.

Voglio, infatti, evitare di poter essere causa diretta od indiretta di pregiudizio all’immagine della città ed alla efficacia della futura azione amministrativa e voglio sottopormi al giudizio che mi attende da semplice cittadino per vedere riconosciuta nelle aule di giustizia la mia integrità e la mia correttezza, verità che nell’intimo della mia coscienza già conosco.

Ho, pertanto, assunto la decisione irrevocabile di abbandonare la competizione elettorale e di rinunciare, al contempo, ad ogni impegno e carica politica.
Ho la certezza che alcuni ominicchi, alcuni scribacchini ed alcuni politicanti locali da strapazzo, non mancheranno di riversare ulteriori ampolle di odio su di me, spiegando la mia scelta alla stregua della paura di poter essere nuovamente arrestato, ovvero diversamente commissariato, anche per gli effetti di una inesistente ineleggibilità.

Ma chi mi conosce sà che tra i miei tanti difetti non v’è assolutamente la pavidità, anche se sono un uomo che conosce il rispetto, la commozione ed il pudore.

Avendo, comunque, piena consapevolezza che la mia decisione non sarà da molti condivisa, che essa sarà da molti criticata e per molti miei elettori motivo di delusione, prego i cittadini trapanesi di comprenderla considerando che per rappresentare degnamente la città che amo non potrei fare conto soltanto sulla mia serena coscienza e sulla pubblica fiducia che mi è stata affettuosamente confermata.

E non posso mancare, ancora, di chiedere perdono ai candidati delle liste che mi hanno sostenuto che a causa del mio passo indietro perderanno il loro diritto a potere aspirare agli scranni consiliari che avrebbero certamente onorato.

Affido, dunque, al movimento cittadino che si è politicamente raccolto intorno a me, ai consiglieri che sono stati eletti, ai candidati che li hanno supportati ed ai tanti cittadini che non intendono rassegnarsi in alcun modo al declino in cui versa la città, il mio forte invito ad operare perché questa terra possa finalmente sdoganarsi dalla immagine largamente falsa, sbrigativa e distorta che la vorrebbe rappresentare soltanto quale centro di malaffari massonico-mafiosi e di diffuse corruttele ed assicuro a tutti che non risparmierò alcuna mia risorsa od energia per cancellare con la verità quanto di detta immagine negativa oggi taluni vorrebbero disonestamente collegare a me.
Alla mia Trapani ed a tutti i cittadini auguro ogni bene.

Girolamo Fazio”.

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