Mazara, la bizzarra effige di Miragliano: forse raffigura un extra-terrestre? ​

Il sito archeologico di Miragliano, sul lato est del fiume Mazaro, ricco di testimonianze del passato, tra sepolcri e catacombe, una bizzarra effige lascia perplessi… Si tratterà della raffigurazione di un extra-terrestre?

​Perle della nostra​ terra, pezzi di storia perse nel tempo… la Sicilia ne è piena. In provincia di Trapani, precisamente nel Comune di Mazara del Vallo, esistono numerosi insediamenti di importanza archeologica, iniziando da quelli dell’epoca del neolitico.

In località Miragliano, risalendo il fiume Mazaro dal mare verso la sorgente, sul lato destro (quello ad Est), si trovano grotte e tombe ancora sconosciute, magari ritenute difficili da visitare. All’ingresso della grotta principale si trova una emblematica immagine​, ben visibile, sul lato sinistro dell’ingresso della grotta principale. E’​ di sconosciuta datazione,​ ma è certamente molto interessante. Ha infatti quasi l’aspetto di un’astronauta… con tanto di​ ​ casco conico sul capo. Insomma un antico extraterrestre in Sicilia?

Sarà una bufala? Forse si, forse no! Ciononostante l’area in questione è una sorta di isola archeologica a cielo aperto. In questo contesto, dove il tempo sembra essersi fermato, questa raffigurazione dalle forme molto bizzarre non passa inosservata ai visitatori ed alimenta fantasie.

Non si hanno notizie circa la fattura della raffigurazione, non si conosce l’epoca a cui risale e non si comprende bene il soggetto: un essere dalle sembianze bizzarre con addosso uno strano abbigliamento. Da qui l’ipotesi – tutta da confermare – che si possa trattare della raffigurazione di un extra-terrestre.

Peccato che la zona, malgrado le sue bellezze paesaggistiche, le attrazioni storiche ed architettoniche continua ad essere sconosciuta e palesemente in stato di degrado ambientale. Eppure il lato est del fiume Mazaro potrebbe essere di facile accesso per gli appassionati di archeologia e non solo. Un vero peccato che questa area non possa essere trasformata in una’​“isola culturale”… perché certamente, adeguatamente pulita e resa fruibile , avrebbe un grande fascino​ e​ potrebbe diventare un’ulteriore attrazione turistica per tutta l’area della Sicilia Occidentale.

La sponda è pianeggiante, ed, alla base della parete di arenaria, vi è ancora la traccia di un antico canale di adduzione dell’acqua del fiume Mazaro verso un mulino del quale esistono ancora alcuni ruderi. Infatti in tutta questa​ vasta area, anticamente, esistevano numerosi mulini ad acqua e che tutte e due le sponde erano abitate e sedi di numerosi opifici.

Già subito, alla fine della piccola discesa che, da via del Cavallaro, porta all’argine Est, sono evidente le tracce di una importante presenza umana. Infatti sono ben visibili elementi strutturali, probabilmente un mulino ad acqua. Poco oltre vi è l’ingresso principale della grotta che si dirama, immediatamente, verso nord e, poco dopo,ancora verso est.​ Sul fondo sono stati realizzati dei muri a chiusura andando a fermare ogni possibilità di proseguire nell’esplorazione..

​Tutte queste grotte, come altre sempre sul​ lato Est, sono ancora pressoché sconosciute anche se ricche di diramazioni ancora da esplorare. Certamente tutta l’area potrebbe essere resa facilmente agibile e fruibile per lo sviluppo del turismo culturale.

Per vedere un video di questa zona ancora pressoché sconosciuta basta cliccare sulla freccia bianca nel riquadro rosso sottostante.

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