Marsala, via “Trusso” una discarica a cielo aperto in centro storico
Incessante l’abbandono di rifiuti in via “Trusso”, quando la realtà supera l’immaginazione. Più che foto trappole e telecamere occorrono senso civico e amore per la propria Città
Chi l’avrebbe mai detto che la stradina intitolata ad valoroso garbaldino marsalese, Tommaso Russo, che per un errore di trascrizione dell’addetto alla toponomastica venne ribattezzata in via “Trusso”, potesse diventare una sorta di discarica a cielo aperto? Sì, perché ormai nella famosa via cittadina, un tempo conosciuta perché ospitava le cosiddette “case chiuse”, si può trovare di tutto. E non stiamo parlando dei soliti sacchetti di immondizia malconci, tantomeno di mobili, elettrodomestici e suppellettili abbandonati. No, stavolta abbiamo superato ogni immaginazione: un intero camion di sfabbricidi, calcinacci, cocci di tufo, piastrelle e, udite udite, persino un water!
Il tragicomico spettacolo è sotto gli occhi di tutti. Una vera e propria “opera d’Arte Modena”. Peccato che è di autore ignoto quest’ultimo capolavoro: il water tra i calcinacci, simbolo d’inciviltà e del menefreghismo che in questa città sembra essere diventato un virus molto contaggioso. Gli operatori di Formula Ambiente, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani di Marsala avranno pulito la fantomatica stradina decine di volte, anche più volte al mese, ma il risultato non cambia è sempre lo stesso; uno scempio. Ignoti la sporcano in continuazione abbandonando rifiuti di ogni genere.
E pensare che, non molto tempo fa, il Comune di Marsala aveva promesso l’installazione delle foto trappole, quei dispositivi tecnologici tanto decantati che avrebbero dovuto incastrare i furbetti del sacchetto selvaggio. Ma come tutte le migliori promesse politiche, anche questa sembra essere svanita nel nulla.
I cittadini sono stanchi di vedere la propria città ridotta a una pattumiera. Non è solo una questione di decoro urbano, ma di rispetto per l’ambiente e per le persone che vivono qui. Eppure, ogni nuova discarica illegale che appare sembra urlare: “Qui di rispetto non ce n’è!”. Forse quello che manca a questa gente è una briciola di amore per Marsala.
Forse, più che fototrappole o telecamere ci vorrebbe maggiore senso civico per il rispetto degli spazi pubblici e/o privati e tanto, tantissimo amor proprio per la Città. Basterebbe che ogni cittadino iniziasse a riprendere con lo smartphone e a diffondere in diretta streaming le immagini di chi sporca. E chissà, magari si avrebbe più successo delle promesse comunali.
Nel frattempo, via T. Russo resta lì, emblema di una battaglia persa contro l’inciviltà. Chissà cosa ci riserverà il futuro. Una carcassa di un veicolo rubato? Una montagna di pneumatici? Tutto è possibile. Una cosa è certa, al peggio non c’è fine, anche se l’ultimo scempio, lo scarico di sfabbricidi provenienti da un cantiere edile, con tanto di water in bellavista, non sarà facilmente superabile.