Incidente mortale questa mattina a Marsala, in viale Isonzo muore Gioacchino Licari

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Drammatico incidente mortale questa mattina Marsala a seguito dello scontro tra due utilitarie. A perdere la vita è stato Giocchino Licari, classe ’56, residente nella zona stadio. L’uomo, alla guida di una Matiz Hyundai,  con accanto il proprio cane, ha attraversato inavvertitamente il vale Isonzo, senza dare precedenza all’incrocio con via Sibilla, per parcheggiare nell’area sosta. Proprio in quel momento sopraggiungeva una Kia Picanto condotta da un giovane di cui non sono state rese note le generalità. L’urto, seppure non è stato violento, la sfortuna ha voluto che l’auto del Licari si cappottasse sul lato passeggeri e che lo sfortunato automobilista, che non indossava la cintura di sicurezza, finisse col battere violentemente la testa nello spigolo del marciapiede.

A nulla sono serviti i primi tentativi di soccorso prestategli da automobilisti di passaggio in attesa che giungessero suul posto i mezzi di emergenza pubblica. L’uomo impattando la proprio testa sul marciapiede moriva sul colpo. In pochi minuti sulla via Isonzo si portavano invano i mezzi del 118, i vigili del fuoco, e tre pattuglie della polizia municipale che oltre ad eseguire i rilevamenti stradali ha chiudevano al traffico veicolare oltre la strada interessata dall’incidente l’ultimo tratto di Via Sibilla. I vigili del fuoco hanno recuperato subito il cane di piccola taglia che era rimasto accanto al cadavere del padrone e lo hanno alloggiato nella cabina del proprio mezzo per poi darlo ai familiari del Licari.

L’avvocato Vincenzo Forti, incaricato dall’automobilista rimasto coinvolto nell’incidente, intervenuto sul posto faceva notare la presenza di una segnaletica stradale alquanto bizzarra: l’accesso all’area parcheggio proprio in corrispondenza dell’incrocio con via Sibilla, una grossa freccia rivolta a terra indicante l’ingresso dell’area, proprio di fronte ad una altra freccia che obbliga alla svolta destra sul margine della via Sibilla. Elementi “confusionari” che avrebbero potuto trarre in inganno lo sfortunato Licari e che saranno alla base di eventuali azioni giudiziarie.

Dopo le formalità giuridiche del caso il corpo dello sfortunato automobilista veniva avviato all’obitorio, i due veicoli venivano rimossi e posti sotto sequestro cautelativo, l’azienda specializzata per il ripristino delle strade coinvolte in incidenti procedeva alla pulizia della sede stradale e nel giro di poco meno di due ore le due arterie venivano riaperte al traffico.

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