Marsala: piogge in arrivo. Il consigliere Arturo Galfano sollecita i lavori di manutenzione per evitare allagamenti, danni e disagi alla popolazione

Le piogge arriveranno... meglio prevenire i danni delle "bombe d'acqua" che chiedere lo stato di calamità dopo. L'AIMERI ha già fatto la manutenzione?

Alluvioni-esondazioni-marsalanews-fiume-sossio-tombini-caditoie-argini-foce-sbocchi-a-mare-aimeri-manutenzioneIl caldo umido ed “asfissiante” di questo strano prolungamento della bella stagione presto finirà e le piogge torrentizie non saranno certamente clementi. Non occorrono dottorati specifici per comprendere che, quando meno ce lo aspettiamo, la natura ci sbalordirà con acqua che verrà giù a cateratte. Nessuno vuole essere una Cassandra della situazione, ma i recenti fatti che hanno sconvolto la Liguria e, seppure con danni inferiori, imperversano nell’Italia settentrionale, devono indurre i pubblici amministratori ad una riflessione. Se le condizioni climatiche sono immodificabili, l’uomo ha il dovere di agire sul territorio per contenere i danni e soprattutto per salvaguardare la pubblica incolumità. Il Consigliere Comunale Arturo Galfano ha scritto al Commissario Straordinario Giovanni Bologna una lettera con la quale si chiede un tempestivo intervento per la pulitura di tombini, caditoie, cunette, argini e foce del fiume Sossio, seppure quest’ultimo non sarebbe proprio di competenza comunale.

arturo-galfano-consigliere-comunale-marsala-dirigente-sovrintendeza-beni-culturali-trapani-marsala-news-www.marsalanews.itIl capogruppo di “Coraggio e Passione”, Arturo Galfano, scrive: “Con l’approssimarsi delle piogge invernali, come già denunciato nella seduta del Consiglio Comunale del 14 ottobre scorso, sottopongo alla Signoria Sua, la necessità di vigilare affinché venga operata in tempi utili l’adeguata manutenzione (siamo già in ritardo) sui tombini e le caditoie dell’intero territorio comunale che quasi sempre sono intasati da fogliame e da rifiuti di ogni genere. Quanto sopra, al fine di prevenire eventuali fenomeni di allagamenti in modo particolare nelle zone tradizionalmente a rischio (Porto, Via Mazara, Lungomare Mediterraneo, Via Trapani, ecc.). Preso atto di quanto sta succedendo nel Grossetano, nel Parmense ed in genere su tutto il  nord Italia colgo, altresì, l’occasione per sollecitare (indipendentemente dalle competenze territoriali siano esse del Genio Civile della Provincia o del Demanio Marittimo), il controllo degli argini e dello sbocco a mare del Fiume Sossio per evitare possibili straripamenti con danni ai residenti della zona”.

La denuncia del Consigliere Arturo Galfano è di drammatica attualità, in quanto Marsala non è nuova ad esondazioni del Sossio le cui acque si riversano nelle popolose borgate di Casabianca, Ponte Fiumarella, Berbaro e Berbaro Riina, provocando gravi danni e paura nella popolazione. In centro urbano di Marsala, con le acque piovane che dalla parte alta della città, attraverso la Via Salemi e la via Trapani, giungono verso il mare, paralizza la città e mete in pericolo anche l’incolumità pubblica con i tombini che saltano a causa dell’elevata pressione esercitata dall’enorme flusso d’acqua piovana. Il Comune di Marsala, per prevenire, tali danni non ha che attivarsi per far eseguire la dovuta manutenzione preventiva.

Giovanni_Bologna_Commstraordinario_Marsala_www.marsalanews.itIl Commissario Straordinario Giovanni Bologna, sollecitato dal consigliere comunale Arturo Galfano, farebbe bene a convocare una riunione d’urgenza con i tecnici comunali preposti per mettere in mora l’AIMERI SPA che oltre alla raccolta differenziata deve garantire la manutenzione ai tombini e alle caditoie. Cosa assai grave, da “rumors di Palazzo”, pare che l’Aimeri non avrebbe mai assolto a questo impegno e in passato, se lo ha fatto, si è limitata a ben poca cosa. Non si giustificherebbe altrimenti che gran parte dei tombini del centro storico risultano ancora saldati, come misura di sicurezza adottata dal Quirinale per evitare attentati al Presidente della Repubblica durante l’ultima visita in città che risale niente di meno che al lontano 11 maggio 2010.

Se le voci indiscrete del Palazzo avessero ragione, questa è la prova inconfutabile che l’Aimeri non ha assolto a parte dei suoi impegni, seppure i marsalesi si “svenano” per   pagare la pesantissima “tassa dei rifiuti & affini”. Chissà se sussistono i parametri per il recupero delle somme sborsate per il servizio non goduto. Si auspica che questa città, già messa in ginocchio dalle congetture della crisi economica, non debba subire pure un’esondazione del Sossio

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