Marsala, la differenziata entra pure al cimitero. Cosa non fa il Sindaco per far risparmiare i suoi cuittadini

foto-2-cimitero-petrosinoRaccolta differenziata pure all’interno del cimitero comunali. E’ questa l’ultima iniziativa, dopo l’aumento – FORSE NON DOVUTO – della Tari a Marsala, del sindaco Alberto Di Girolamo per far risparmiare ancor più, le casse comunali in materia di rifiuti solidi urbani. Del resto sembra averci provato in ogni maniera, ma il costo per i cittadini è costantemente in aumento. L’ultima spiaggia, semprechè si abbia il coraggio, sarebbe quella di disdire il contratto con l’AIMERI SpA alla scadenza e ritornare alla raccolta in house, proprio come si faceva un tempo. I mezzi, non sono un problema basta un leasing a lungo termine e per quanto attiene  al  personale con tutti i disoccupati che ci sono in città non è un problema reperirlo. La nostra sarà solo utopia, ma non si può continuare ad essere “vittime” di un sistema che sta inghiottendo la città.

Differenziare i rifiuti è ormai indispensabile per assicurarne il corretto smaltimento con riduzione dei relativi costi e, anche, per non incorrere nell’ecotassa che colpisce i Comuni non virtuosi… Così si esprime – IN UN COMUNICATO STAMPA – il Sindaco Alberto Di Girolamo alla luce dell’ultimo intervento dell’Amministrazione volto a far risparmiare, ancor più, le casse comunali. Differenziare i rifiuti al Cimitero comporterà, infatti, una riduzione della spesa di smaltimento di oltre il 90%.  Fino a qualche giorno addietro, infatti, tutti i rifiuti venivano inviati conferiti in discarica con un costo di 110 euro a tonnellata”.

Lodevole iniziativa se comporterà un reale risparmio ai cittadini. Purtroppo, da quando è entrata in funzione a Marsala da raccolta differenziata si sono chiesti non pochi sacrifici ai cittadini, per non parlare poi del continuo esborso di denaro per bollette sempre in crescendo. Mai una riduzioni o un privilegio all’utenza.  Non ultimo l’aumento della Tari dell’8% pretesa dall’Amministrazione Comunale perchè imposta da Crocetta nell’ultima Finanziaria; ma subito dopo il Consiglio dei Ministri, guidato da Matteo Renzi, l’ha impugnata. La Regione Sicilia potrà opporsi entro domani. In tutti i casi il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), che parla di articoli “suscettibili di impugnativa”, evidenzia il conflitto tra legislazione regionale e competenze statali. Riguardo in particolare all’Ecotassa, la norma, cioè, che prevede una maggiorazione dei costi di conferimento in discarica per quei Comuni che non raggiungono livelli soddisfacenti di raccolta differenziata, il Mef sottolinea l’incoerenza dei “parametri e percentuali stabilite”. Lo stesso vale per il “bonus” previsto dalla stessa norma, che consiste in uno “sconto” sul tributo ai Comuni. Una decisione bocciata perché prevede l’estensione di questo bonus agli enti locali che abbiano raggiunto, a determinate condizioni, la quota del 35 per cento di differenziata. Una norma che non sarebbe coerente con le norme statali. Ma il Mef contesta anche la “natura” stessa del tributo, che apparterrebbe “alla competenza legislativa esclusiva dello Stato”. Una norma rivendicata dal governatore Crocetta, ma che presto potrebbe essere cancellata per sempre dalla finanziaria regionale.

Nell’ipotesi che l’eco tassa sparisse dalla Finanziaria i Comuni “virtuosi” che l’hanno imposta avrebbero il dovere morale di revocare l’atto deliberativo. Si ricorda che a Marsala, nello specifico, hanno votato l’ “Approvazione Piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti anno 2016” favorevolmente: Sturiano, Ferreri, Chianetta, Marrone, Vinci, Meo, Cordaro, Mario Rodriquez, Alessandro Coppola, Di Girolamo, Cimiotta, Nuccio, Ingrassia, Gandolfo, Luana Alagna e Licari. Si sono espressi, invece, per il “no”:  i tre consiglieri dell’UDC Flavio Coppola, Giovanni Sinacori ed Eleonora Milazzo, ed il consigliere di Forza Marsala Ferrantelli, dell’opposizione. Questi ultimi, se fossero usciti dall’aula come hanno fatto la restante parte dei consiglieri, non vi sarebbe stato il quorum minimo per il voto e la seduta sarebbe caduta per mancanza del numero legale. Da evidenziare che la Tari non è stata votanta, anche, da quattro esponenti della maggioranza che hanno lasciato Sala delle Lapidi (Arturo Galfano, Oreste Alagna e Letizia Arcara) in segno di protesta, restando coerenti con quanto era stato promesso dal sindaco – e da loro stessi come sostenitori -, ovvero la diminuzione delle tasse. Cosa che non è stata fatta!

Il fatto sta che, quando si parla di rifiuti solidi urbani in città, i cittadini pensano subito al salasso della tassa pagata a fronte di una città più vivibile, almeno sulla carta… Nella realtà di benefici col sistema porta a porta non se ne sono visti. Anzi si chiedono sempre più sacrifici all’utenza, come pulire piatti, bicchieri e contenitori del cibo in plastica, carta o alluminio, prima di differenziarli E pensare che il servizio assicurato dall’AIMERI SpA costa qualcosa come 15 milioni e mezzo (non si sa se più IVA) all’anno. Non si hanno notizie, invece, degli introiti della vendita della parte differenziata il cui ricavato avrebbe dovuto permettere al Comune di Marsala di abbassare le tasse agli utenti.

Del ricavato della differenziata se ne parla da tempo, ancor prima dell’avvio della raccolta porta a porta a Marsala, ma fino ad oggi la popolazione ha visto solo crescere i costi pro capite per raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E pensare che anche nell’ultimo comunicato stampa l’Amministrazione Comunale, circa la differenziata al cimitero evidenzia: “Con il sistema differenziato i fiori appassiti e gli sfalci, più in generale, verranno smaltiti come umido e dalla vendita della plastica si potrà avere anche un corrispettivo. Da qui i nostri quotidiani interventi volti a fare in modo che la quantità di differenziata aumenti come è, peraltro, accaduto negli ultimi due mesi fino ad arrivare al 48,4% nello scorso mese di aprile. Adesso interveniamo anche al cimitero dove, da ieri, è già possibile smaltire i rifiuti in maniera separata. L’Aimeri, infatti, ha già sistemato i contenitori per consentire di poter differenziare fiori secchi, erba e altri sfalci dalla plastica. Da un’analisi effettuata dal settore Spl il risparmio sarà molto consistente: circa 100 euro a tonnellata”.

Che sarà la volta buona per risparmiare?  Staremo a vedere…. anche se in materia di differenziata siamo, per nostra natura, un po pessimisti

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