Marsala, ferito un ispettore di polizia durante la fuga di immigrati dal Centro di Casa Bianca

Un ispettore di Polizia è rimasto seriamente ferito nel tentativo di bloccare la fuga di 40 migranti dal Centro di Accoglienza Temporanea di Contrada Casa Bianca a Marsala.

Migliorano le condizioni di Vincenzo Lucchese, l’ispettore di Polizia in servizio presso il commissariato di Castellammare del Golfo, rimasto seriamente ferito nel corso dell’ennesima fuga di migranti dal Centro di Accoglienza Temporanea di Casa Bianca a Marsala. L’ispettore, che si trova ricoverato nel reparto ortopedico dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. non sarebbe stato direttamente colpito, ma si sarebbe fratturato la gamba sinistra cadendo da un muro, mentre tentata di ostacolare la fuga dei migranti.

L’ennesima rivolta con fuga dal Centro per immigrati di contrada Casa Bianca ripropone in tutta la sua drammaticità l’irrisokta questione della gestione degli extracomunitari. Quelli scappati ieri, 40 di nazionalità Tunisina, si trovavano  in quarantena a Marsala: avrebbero fatto il test sierologico, pare con esito negativo, e si attendeva il tampone. Le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, non sono riusciti a contenere la rivolta e a seguito della colluttazione 40 tunisini sono fuggiti per via Mazara, Via Mazara Vecchia ed il lungomare, riuscendo a far perdere le proprie tracce.

Sull’accaduto interviene il sindacato con una dura nota a firma di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp: “Quello che è accaduto a Marsala e che ha portato un agente della Polizia di Stato a riscontrare gravi lesioni durante l’inseguimento dei 40 tunisini fuggiti dal Cas, è l’ennesimo episodio che vede le Forze dell’Ordine portate allo stremo in seguito alle rivolte dei migranti. L’escalation di violenza delle ultime settimane orchestrata dagli ospiti dei Centri nei confronti dei poliziotti, è la conferma di quanto il sistema di accoglienza italiano sia ormai al collasso. Sono troppo pochi gli agenti a tutela dell’ordine pubblico nei Centri di accoglienza e troppi i migranti ospitati. Le donne e gli uomini in divisa – continua – fanno sempre il massimo ma non è più possibile sopportare questa situazione: già costretti a turni massacranti, a ore di straordinario obbligate e a poche accortezze per la loro incolumità fisica, non possono rischiare perfino la vita per arginare una situazione alla quale il governo non sembra voler porre rimedio” conclude.

 

 

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