Marsala: emergenza criminalità, urgono misure straordinarie! Sindaco, la città non deve sprofondare nel coprifuoco di un tempo

Spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, furti, incendi di sospetta matrice dolosa, risse,  presenza di gente “strana” – del posto e di altre etnie –  che si aggira per le strade e bivacca nelle piazze col fare sospetto a tutte le ore; Marsala sta “implodendo”… e nessuno interviene. 

Uscire di casa, la cosa più naturale per una persona libera è diventato un evento straordinario e pure a rischio di fare sgradevoli incontri o di subire danni alle proprie cose. La gente ha paura di imbattersi fra scalmanati che si aggirano in preda ai fumi dell’alcol e/o di altro, di rimanere coinvolti in una rissa, oppure di essere derubati o peggio ancora rapinati per strada, di fare la stessa esperienza rientrati, fra le mura domestiche, che si è osato lasciare senza la dovuta protezione. I casi di microcriminalità, a Marsala, sono cresciuti sproporzionatamente negli ultimi tempi e la cosa peggiore è che nessuna misura di contrasto viene posta in essere.

L’arroganza e la spavalderia di pochi non può e non deve essere un monito per la stragrande maggioranza di persone oneste e tanto meno uno sparuto gruppo di “teppistelli” può tenere in scacco un’intera Città. Il sindaco ha il dovere di intervenire con coraggio e con l’autorità che l’incarico gli ha conferito. Il primo cittadino che ha improntato la campagna elettorale proprio sulla legalità e moralità, autodefinendosi il Sindaco Xbene non può e non deve restarsene a guardare. Ha l’obbligo di mobilitare la Polizia Municipale e di intercedere con i comandi delle forze dell’ordine presenti in Città in difesa della popolazione sana e dei turisti presenti in Città. Inoltre dovrebbe indire una conferenza per la Sicurezza e l’Ordine pubblico e elaborare, assieme a sua Eccellenza il Prefetto di Trapani e al Procuratore Capo della Repubblica del locale Tribunale, un piano straordinario di intervento.Di tutto ciò il sindaco non ha fatto nulla. Forse non sa che è il responsabile della sicurezza e l’ordine pubblico in città.

Qui occorre intervenire e subito, prima che il fenomeno si estenda e diventa difficile da estirpare. Le forze dell’ordine operanti in città non hanno responsabilità alcuna se la situazione sta degenerando. La scarsa presenza delle forze dell’ordine sul territorio non fa da deterrente al crimine e fino a quando non saranno rimpinguati gli organici delle forze dell’ordine la situazione non andrà a che peggiorare. Una Città grande come Marsala, 85 mila abitanti censiti, più altre alcune migliaia abusivamente residenti, su un territorio che si estende su 115 borgate extraurbane abitate. Occorre istituire ronde di forze dell’ordine nei luoghi maggiormente frequentati della città ed una costante presenza degli uomini dello Stato su tutto il territorio. Una o due pattuglie in servizio h24 non bastano neanche per le emergenze più gravi. Seppure i carabinieri hanno qualche risorsa in più in città e la loro presenza radicata con più stazioni, da soli non possono fronteggiare le gravissime carenze negli organici della Pubblica Sicurezza, della Statale, della Guardia di Finanza e persino della Polizia Municipale.

Per non creare allarmismo, non vi è altra spiegazione plausibile al riguardo, in città “ufficialmente” si tace sui fatti di cronaca; le forze dell’ordine non hanno mai diffuso i dati circa i reati commessi dalla micro e macro criminalità in Città, l’ufficio stampa – organo ufficiale del primo cittadino – non ha mai affrontato vicende di tale importanza; l’ultima volta che il Prefetto ha partecipato ad una Riunione per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, a Marsala, risale forse a 4 o 5 anni fa; se non di più. E’ proprio il caso di dire che “Le stelle stanno a guardare”… non lo abbiamo coniato noi, lo abbiamo preso in “prestito” per raccontarvi di una Città dove al peggio sembra non esserci più fine, dove il costo della vita è nettamente superiore al reddito della stragrande maggioranza dei cittadini, dove c’è gente che vive da nababbi mentre gran parte della città non riesce a guadagnare il minimo per sfamarsi, dove la disoccupazione e l’inoccupazione hanno raggiunto percentuali altissime, dove i disservizi sono all’ordine del giorno, dove si abusa dell’ambiente, dove la micro e macro criminalità la fanno da padrone. Questa è Marsala, la città dei controsensi e degli “eccessi”. Sarebbe il caso far apporre sulla segnaletica stradale, sulle principali vie di acceso, un cartello con sopra scritto: “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”… sicuramente Dante comprenderà e non si arrabbierà se lo abbiamo preso dal canto III dell’Inferno.

Ironia a parte non devono necessariamente accadere eventi irreparabili per poter intervenire. Il buon senso vorrebbe che si prevenisse, piuttosto che aggredire il male quando ormai è radicato. E, il sindaco di questa città, che magari non sa muovere bene le fila dell’amministrazione comunale, da medico, primario ospedaliero, dovrebbe saperlo meglio degli altri. La popolazione, ma anche i turisti, non possono continuare ad essere vittime di questa nuova recrudescenza della micro e macro criminalità.  A mali seri urgono rimedi estremi! Il sindaco, massima autorità responsabile sul territorio dell’incolumità pubblica dei cittadini, non può restarsene a guardare, magari per evitare di mettere alla “berlina” i suoi “amici” che governano il Paese e che stanno lasciando l’Italia in balia del crimine non mettendo sul campo una adeguata contropartita di mezzi, risorse e personale nelle forze dell’ordine, nella gestione della Giustizia e nell’ampliamento delle Carceri e se è il caso nel varo di leggi che garantiscano la penna certa ed inaspriscono le sentenze per i recidivi. Invece, a Marsala, si tace su tutto. L’Amministrazione Comunale dà l’impressione di si occuparsi più di sosta vietata (fare cassa sembra essere divenuto il leitmotiv del primo cittadino) che delle vere e proprie emergenze della città.

 

 

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