Marsala è in pericolo, troppi episodi delinquenziali e di microcriminalità turbano abitanti e turisti

Emergenza criminalità a Marsala, abitanti e turisti non si sentono al sicuro. La città sembra essere ripiombata nella paura, proprio come avvenne fra gli anni ’80 e ’90 quando un volontario coprifuoco la fece sprofondare in un clima di terrore. Quei brutti tempi sembrano essere lontani anni luce dal presente, anche se tutta una serie di fatti sintomatici andrebbero studiati e controbilanciati da opportune misure atte a garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica. La Città è in preda ad una nuova recrudescenza criminale che si manifesta, sotto gli occhi di tutti, con atti delinquenziali, fenomeni di microcriminalità ed incendi di “sospetta” natura dolosa.

Non fa più notizia il verificarsi di furti a Marsala. Ne avvengono così tanti che nessuno vi fa più caso e non vi è famiglia che non vi abbia rimesso qualcosa. I ladri saccheggiano appartamenti e ville, portandosi dietro di tutto, generi alimentari ed indumenti compresi. Sulle strade vengono prese di mira le auto in sosta, ma anche i camper e le roulette dei turisti non sono al sicuro. Per non parlare poi delle biciclette; vanno letteralmente a ruba. L’arrivo di così tanti immigrati appiedati ha provocato la nascita di un nuovo business per la microcriminalità, quello del furto con riciclaggio. Anche ciclomotori, scooter ed auto non sono più al sicuro.  Inoltre la settimana appena passata è stata molto calda, e non solo per la colonnina di mercurio che ha toccato i 35° in Città. Diversi, ed alcuni di una certa gravità, sono stati gli incendi di autovetture. L’ultimo, quello sviluppatosi in un garage scantinato di un palazzo di via Oberdan, che stava per trasformarsi in una tragedia. Sicuramente non vi sarà un collegamento fra i tanti roghi ma, casualità a parte, il verificarsi di così tanti incendi di autovetture impone alle forze dell’ordine accurate indagini.

Nessuno vuole creare inutile allarmismo, ma è noto che la Città è grande: estesa su 108 agglomerati extraurbani abitati da circa 85 mila abitanti. Seppure fanno tanto, le forze dell”ordine devono fare i conti con gli organici ridotti a lumicino, la cronica carenza di mezzi e persino con il carburante che scarseggia nei serbatoi. Negli ultimi 15, 20 anni, tra trasferimenti  e personale in quiescenza, oltre 100 agenti mancano nell’organico del Commissariato di Pubblica Sicurezza a Marsala.  Più o meno la stessa cosa, purtroppo, si è verificata anche negli organici delle altre forze dell’ordine, Polizia Municipale compresa.  Di tutto questo ne ha risentito il territorio ed il controllo dello stesso.

Non a caso negli ultimi tempi sono aumentati gli atti vandalici, gli schiamazzi, le aggressioni, le risse, i danneggiamenti, i furti, gli scippi, le rapine e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Non si hanno dati statistici su tali fenomeni. Del resto le forze dell’ordine non parlano volentieri di questi dati. La fonte, da prendere sempre con la dovuta cautela, è il tam tam metropolitano che oggi corre sui social. Una sorta di piazza virtuale su cui confrontarsi e che funge anche da valvola di sfogo, su cui la gente veicola il proprio malumore, misto ad una punta di rabbia e alla voglia di rivalsa nella riaffermazione della propria libertà. Solo una piccolissima parte dei fatti criminali che avvengono a Marsala finisce sui giornali, agli onori della cronaca. La restante parte alimenta i socialnetwork e raggiunge direttamente la popolazione che ne rimane atterrita. L’Amministrazione Comunale farebbe bene a convocare urgentemente una riunione con i vertici delle forze dell’ordine per fare un chiaro punto sulla sicurezza e l’ordine pubblico, prima che la situazione degeneri o che avvengano fatti irreparabili. Proprio un anno fa, in questa città, il maresciallo Silvio Mirarchi perse la vita nell’assolvimento del proprio dovere. Cosa altro deve accadere prima che la coscienza dei pubblici amministratori entri in sintonia con le esigenze di Marsala, dei suoi abitanti e dei turisti che tanto si invocano in questa Città.

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