Marsala, arrestato il pirata della strada che ha causato la morte di Diego Liuzza


Ha un volto ed un nome il pirata della strada che si è reso responsabile della morte del giovane marsalese Diego Liuzza. E’ Alessandro Montalto (nella foto), di anni 21, marsalese. A lui sono giunti, nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di Polizia di Marsala a seguito di una incessante attività investigativa che si è protratta ininterrottamente per circa 16 ore. La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala nei confronti del Montalto,  ritenuto il responsabile dell’omicidio stradale occorso sulla via Trapani nella tarda serata di mercoledì 14 dicembre in cui ha perso la vita il giovane muratore marsalese Diego Liuzza, di anni 23.

L’incidente mortale, complice la pioggia e la scarsa illuminazione, si è verificato nel tratto stradale compreso fra l’Istituto Tecnico Commerciale e l’incrocio con le vie Zara e Favorita. Qui l’autovettura, una Lancia Y (penultima serie) ha travolto il giovane mentre stava spingendo la propria bicicletta, proiettandolo contro lo spigolo del marciapiede. Il Montalto che si sarebbe trovato alla guida dell’utilitaria al posto di soccorrere il malcapitato ciclista si è dato alla fuga omettendo di prestare  soccorso alla vittima.

A seguito della segnalazione dell’incidente da parte di un altro automobilista che si trovava a passare sul posto si portavano i soccorsi che nulla potevano fare per lo sfortunato Liuzza, era morto sul colpo. Provvidenziale, invece, si è rilevato l’immediato intervento degli operatori del Commissariato di Marsala, diretti dal Dirigente Teofilo Belviso e dal suo vice, il commissario, Salvatore Avvento. Sul posto si richiedeva l’intervento altresì del personale della polizia scientifica e dei vigili del fuoco che con le loro fotocellule, facilitavano agli inquirenti nella ricostruzione delle dinamiche delittuose. In serata stessa la Polizia, dagli elementi prontamente raccolti, individuava il tipo di autovettura coinvolta nell’incidente, in una Lancia Y, penultima serie.La successiva acquisizione di filmati estrapolati da più impianti di videosorveglianza installati lunga l’arteria stradale interessata, consentiva di corroborare l’assunto investigativo e di notare il predetto modello di autovettura nel percorrere la SS 115, in direzione Trapani, pochissimi minuti dopo il transito di un soggetto appiedato che portava con sé una bicicletta e che veniva poco dopo riconosciuto nel ragazzo rimasto fatalmente ucciso.

La scrupolosa attività investigativa non consentiva, comunque, di avere una chiara lettura della sequenza alfanumerica della targa del veicolo circostanza che rallentava la cattura del pirata della strada. Fin da subito le indagini della Polizia di Stato si estendevano a macchia d’olio sulla perlustrazione di tutte le autocarrozzerie, le autodemolizioni e le discariche insistenti nel territorio di Marsala. Il controllo veniva esteso su tutto il territorio di competenza del locale Commissariato di Polizia, attraverso il massiccio impiego di uomini e mezzi che dalle prime luci di ieri fino al tardo pomeriggio sono stati incessantemente impegnati nelle ricerche della vettura.

Intorno alle ore 14.00 di ieri (15 dicembre) l’auto veniva rinvenuta dal personale del Commissariato nelle adiacenze di un’autofficina. La Lancia Y, colore verde chiaro, si trovava parcheggiata, era priva di mascherina anteriore e presentava, altresì, il parabrezza frantumato e degli evidenti segni di striatura lungo la fiancata. I successivi accertamenti consentivano di individuare il proprietario del mezzo per il Alessandro Montalto, il quale, dopo una lunga ricerca, veniva rintracciato e condotto presso gli uffici del Commissariato di via Verdi. Sulla base degli elementi indiziari raccolti, ed a seguito di interrogatorio condotto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala, dr. Niccolò Volpe, l’uomo veniva sottoposto a fermo per il reato di omicidio stradale aggravato e tradotto presso la casa circondariale di Trapani, ove rimarrà ristretto a disposizione dell’A.G. procedente.

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