Lunghe, quanto assurde, attese dietro ai passaggi a livello di Marsala

Passaggio-a-Livello-Corso-CalatafimiPassaggi a livello chiusi per decine di minuti a Marsala, tutto nella “norma”. Accade ormai da sempre e più l’evoluzione tecnologica sostituisce l’uomo con le macchine nella gestione della rete ferroviaria, più grandi ed insormontabili diventano i problemi per l’utenza. Non stiamo parlando di quanti fruiscono del servizio ferroviario, una piccolissima parte della popolazione residente, ma di automobilisti, trasportatori, centauri e loro trasportati che sono costretti ad attendere anche per decine di minuti dietro le barre abbassate di un passaggio a livello. Non vi è stato pubblico amministratore, nell’ultimo ventennio, ad aver segnalato la gravissima anomalia ai vertici delle Ferrovie dello Stato prima e alle società private succedutegli, dopo. Nessuno intervento è stato mai adottato.

Persino il neo Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo si sta spazientendo, tant’è che in venti giorni ha già scritto due lettere all’Ente che gestisce le ferrovie Italiane lamentando l’incresciosa situazione. Dell’accaduto sono stati informati – ma ne sono pienamente a conoscenza – i vertici di RFI Sicilia, il presidente Dario Lo Bosco, e il Direttore della Società che gestisce la rete ferroviaria nell’isola, Giuseppe Arcoleo; ma i passaggi a livello del territorio marsalese continuano a rimanere chiusi, attendendo il transito dei treni, per decine e decine di minuti. La città viene praticamente divisa in due da una lunga “trincea”; la linea ferrata che l’attraversa da Birgi (al confine con Trapani) fino a Triglia Scaletta (al confine con Petrosino) diventa spesso e volentieri un invalicabile varco che oltre a far innervosire chi si trova in viaggio è causa di notevoli ritardo nel garantire la pronta ed immediata assistenza delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso (ambulanze e automezzi dei pompieri) che possono mettere in serio pericolo l’incolumità pubblica.

Due lettere in quindici giorni, e nessuna risposta dai responsabili della Rete Ferroviaria Italiana; nemmeno un accenno ad un incontro per discutere del problema dei passaggi a livello, ma anche di altri problemi quali ad esempio quello della pulizia delle zone dove sono dislocate le rotaie. Il silenzio di Rfi Sicilia lascia tutti perplessi sarebbe il caso di mettere in mora tanta “arroganza” e di chiamarli in giudizio per tutti i danni che giornalmente arrecano alla Città ed ai suoi abitanti.

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