L’ex Provincia di Trapani dice NO alla mafia. Il Commissario Straordinario redige un atto d’indirizzo

L’ente intende perseguire il proprio obiettivo di ottenere il risarcimento di tutti i danni, anche immateriali, che dall’attività della criminalità organizzata continuano ad essere arrecati alla comunità civile ed al territorio

Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, dott. Raimondo Cerami, ha approvato, con apposita deliberazione, un importante atto di indirizzo con cui viene ribadito che l’Ente intende perseguire le vie giudiziarie per il risarcimento ed il riscatto della dignità della popolazione, del territorio, dell’economia, per troppo tempo calpestati dalla presenza e dalla prepotenza delinquenziale mafiosa e dei loro interessi.

Cerami evidenzia altresì come la presenza dell’organizzazione criminale denominata “Cosa nostra” e di altre consimili o ad essa collegate, oltre ad offuscare l’immagine del nostro territorio, lede gravemente anche gli interessi di varia natura che il Libero Consorzio Comunale è istituzionalmente chiamato a  tutelare. La presenza della mafia danneggia soprattutto le imprese endogene più sane, che qui generalmente cercano di operare e produce un effetto deterrente nei confronti di quelle provenienti da altre zone geografiche che  vengono comprensibilmente scoraggiate dall’investire in questa parte d’Italia. Nel suo provvedimento, il dott.

A tal fine, il Commissario Straordinario dell’Ente ha assegnato al Dirigente del 1° Settore “Affari Generali e Contenzioso” il compito di realizzare l’obiettivo tramite l’espletamento di un’azione che prevede:

  • di continuare a costituirsi parte civile nei processi penali riguardanti fatti di mafia, o che siano connotati da una matrice mafiosa in cui l’ex Provincia venga individuata quale parte offesa, per chiedere di essere risarcita dei danni – sia materiali che immateriali – arrecati alla comunità civile e al territorio amministrato;
  • di formulare, in esito ad apposite istruttorie, la proposta sull’opportunità o meno di costituirsi parte civile nei processi in cui l’Autorità Giudiziaria non abbia proceduto all’individuazione del Libero Consorzio Comunale quale parte offesa e dei quali si sia comunque avuto notizia anche attraverso la notorietà delle informazioni.
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