lavoro nero, max retata nel trapanese

lavoro-nero-marsalaOperazione interprovinciale nel trapanese, su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, volta a scoprire e reprimere il lavoro nero ed ogni forma di illecito in materia occupazionale. Vi hanno preso parte i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, i militari del Comando Provinciale di Trapani e gli Ispettori del Lavoro civile nelle ultime due settimane. I settori controllati sono stati principalmente quelli dell’agricoltura, del commercio e della ristorazione. I controlli si sono svolti in tutto il territorio trapanese, con particolare riguardo ai comuni di Trapani, Mazara del Vallo, S.Vito Lo Capo, Petrosino e Marsala. La task force ha accertato 48 posizioni lavorative in 10 aziende controllate; scoprendo  18 lavoratori in nero su 48 presenti; nonchè contestato contratti non corrispondenti ai contratti nazionali di lavoro del settore per 11 lavoratori ritenuti a norma di legge irregolari. Nel corso del blitz sono state elevate sanzioni amministrative ed ammende per complessivi 87.335,00€;

Nell’occhio dei controlli operati sono finite: una azienda di prodotti ittici, a Mazara del Vallo, in cui veniva rilevata la presenza di 7 lavoratori in nero su 9 presenti; una azienda di impiantistica, a Mazara del Vallo, in cui veniva rilevata la presenza di 1 lavoratore in nero su 2 presenti; un ristorante, a San Vito Lo Capo, in cui riscontravano la presenza di 1 lavoratore in nero su 5 presenti; un secondo ristorante, a San Vito Lo Capo, in cui riscontravano la presenza di 2 lavoratori su 6 presenti. Alle aziende controllate veniva applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale con conseguente oblazione di 1950 € per ogni sospensione e maxi sanzione di 4000 € per singolo lavoratore;.

Le operazioni sono entrate nel vivo con specifici servizi anti caporalato in agricoltura nelle campagne. Sono stati effettuati controlli in altre 6 aziende impegnate in varie raccolte, attività che hanno visto impegnati complessivamente una ventina di Carabinieri. Il bilancio è costituito dalla verifica complessiva delle posizioni lavorative di n. 26 lavoratori, di cui 16 italiani e 10 rumeni, tutti adulti. Dei cittadini rumeni n. 4 erano in stato di irregolarità ed n. 1 “in nero”: alla richiesta delle loro generalità vi hanno opposto il rifiuto, ma i Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Trapani li hanno comunque identificati e definite le loro posizioni lavorative di cui hanno risposto i datori di lavoro individuati in loco. Tutti i lavoratori erano in possesso di regolari documenti comunitari, ma le loro posizioni lavorative erano carenti per metà.

Nel particolare i militari hanno applicato alle 6 aziende agricole la maxi-sanzione  di 4000 € per singolo lavoratore in nero, ma in agricoltura allorché emerge il “lavoro nero”e pur superando il 20% della forza lavoro presente, per evitare la compromissione del tipo di raccolto, non si procede alla sospensione dell’attività imprenditoriale.

La lotta dei Carabinieri della Tutela del Lavoro ad ogni forma di illecito vede una nuova stagione ed un ulteriore rilancio grazie al rinnovato impegno dell’Assessorato al Lavoro e del Dipartimento del Lavoro della Regione Siciliana. La massiccia presenza di lavoratori comunitari in stato di irregolarità contrattuale o di extracomunitari totalmente sconosciuti alle autorità amministrative, vede un’aumentata attenzione al particolare fenomeno che nelle prossime settimane verrà ulteriormente verificato.

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