La sanità trapanese ridotta a un colabrodo, la denuncia è della Uil Flp

Gli standard qualitativi della sanità, con l'arrivo dell'estate ed il conseguente aumento della popolazione residenziale sono destinati a peggiorare con gravissime carenze di personale a tutti i livelli

sanita-pubblica-tagli-in-sicilia-marsalanewsNon passa giorno che, in questa provincia, i media non dedichino intere pagine alla sanità, pardon, forse sarebbe meglio dire alla “malasanità”. La rimodulazione del piano sanitario tra chiusure e accorpamenti non tiene conto delle esigenze della popolazione e tanto meno rispetta il rapporto cittadino-posti letto. Il segretario generale della Uil Fpl Trapani Giorgio Macaddino torna a denunciare con decisione la mancanza di personale nelle strutture sanitarie trapanesi, i cui organici sono ridotti a “colabrodo”.

Il numero dei posti letto ospedalieri agli standard previsti con la legge 135/2012 (3,7 posti per 1000 abitanti comprensivi dello 0,7 per riabilitazione/lungodegenza e tasso di ospedalizzazione ottimale inferiore a 160 per mille abitanti), per tentare di garantire livelli di assistenza ospedaliera omogenei nel territorio nazionale. In provincia di Trapani tali standard non vengono certamente mantenuti, visti i continui tagli a cui è soggetta la sanità siciliana. La cosa peggiore e che di fronte ad un esiguo numero di posti di letto questi non vengono assicurati dal necessario personale medico, infermieristico ed inserviente. Grossi buchi permangono negli organici della sanità pubblica e a rimetterci, in qualità di assistenza, sono proprio gli utenti, ovvero gli ammalati che non ricevono le giuste attenzioni.

“E’ arrivato il momento di dire stop alle continue esternalizzazioni di attività decisamente pubbliche – afferma Macaddino -, date in appalto all’esterno perché non è possibile procedere all’assunzione di personale sanitario in quanto la scarsa lungimiranza del Governo Regionale sta riducendo in un vero e proprio colabrodo la sanità siciliana e trapanese. Non tollereremo più ulteriori iniziative che vadano verso l’esternalizzazione di funzioni che la sanità può e deve assicurare nel pubblico”.

E continua: “Siamo ormai alle porte della stagione estiva, periodo dell’anno i cui nella nostra provincia si registrerà, come ogni anno, l’aumento della popolazione residenziale che metterà a dura prova il personale ospedaliero che per la gravissima carenza di personale a tutti i livelli – medici, infermieri, ausiliari e o.s. – non sarà pronto a reggere l’urto di tale gravosa responsabilità, fosse anche per il fatto che dovrebbe essere loro garantito il sacrosanto diritto di un periodo di ferie per riacquisire la serenità psicofisica”.

Il rappresentante trapanese della Uil Fpl, infatti, è preoccupato che i turni forsennati e spesso continuativi senza alternanza di riposo possano determinare casi di malasanità “sui quali,  poi, alcuni senza pudore, – aggiunge Macaddino – avranno anche il coraggio di aprire le cosiddette commissioni di inchiesta per appurare eventuali responsabilità del personale sanitario”.

Giorgio Macaddino invita, infine, il direttore dell’Asp De Nicola ad istituire con tempestività un tavolo tecnico provinciale collegato all’Assessorato Regionale della Salute per esporre le criticità denunciate.

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