La Regione Sicilia? Uno stipendificio per gli “amici” di Crocetta

Ignazio-Corrao-capo-delegazione-5-stelle-EU-Strasburgo-marsalanewsI numeri diffusi dal capo delegazione al Parlamento Europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao sulla politica amministrativa della Regione Sicilia sono raccapriccianti. Alla faccia del “trasformismo”, Crocetta ha continuano con la politica clientelare, con i giochini di bassa lega, con l’immobilismo, grazie al supporto di una classe politica che regge la candela al Presidente. In due anni il presidente Rosario Crocettaha nominato più di 150 amici nei meandri della burocrazia e 50 personaggi di facciata, tra incarichi assessoriali e di capi di gabinetto. Praticamente una nomina ogni quattro giorni. A denunciarlo sul social network Facebook, è Ignazio Corrao, parlamentare grillino a Strasburgo.

Il capodelegazione Pentastellato al Parlamento europeo aggiunge: “Scelte e marce indietro, dipartimenti e rami dell’amministrazione bloccati, commissari distribuiti come scaglie di tartufo sul piatto ricco del sottogoverno siciliano. Come ai ‘bei tempi’ del governo presieduto dall’allora presidente Raffaele Lombardo”.
Numeri schiaccianti quelli del parlamentare grillino che sanciscono la sconfitta del Governo regionale ed il fallimento del Partito democratico, maggiore azionista dell’esecutivo regionale e degli altri partiti e movimenti che garantiscono all’Ars, ancora oggi, la maggioranza risicata.

“La ‘squadra’ del presidente Crocetta – sostiene Corrao –  tra governo e staff, sfiora già, nell’arco dei venti mesi, quota 50”. “Sin dal principio, da vero professionista del gioco delle 3 carte – puntualizza l’europarlamentare trapanese del M5S –  inizia a nominare favoreggiatori, fare e disfare dipartimenti regionali, e soprattutto, fingendo di attaccare gli avversari politici di centro destra, si tiene ben stretti i personaggi chiave del precedente governo Lombardo”.

Va aggiunto che, al fallimento del governo Crocetta si associa quello del Parlamento siciliano. All’Ars si legifera poco e l’attività parlamentare e costellata da continui rinvii e fibrillazione per l’assegnazione delle poltrone e il continuo ridisegno degli equilibri politici anziché legiferare per rispondere alla più grande crisi economica dell’autonomia siciliana.

Quasi la metà dei parlamentariall’Ars ha cambiato partito in questi primi due anni di legislatura. Addirittura in 20 hanno cambiato casacca ben tre volte.

Il ‘trasformismo’ non ha risparmiato neanche il centrodestra che ha registrato il passaggio di 15 parlamentari, eletti dal popolo di centrodestra, con il presidente Crocetta.

Numeri che giustificano da soli il fallimento della politica siciliana che regge, con le ‘maggioranze d’occasione’, con questo o quel deputato proveniente dal centrodestra, la candela al presidente Crocetta per garantire la prosecuzione della legislatura.

Si pone una grande questione politica: serve una norma per calmierare il fenomeno del ‘trasformismo’ che mortifica il rapporto con i cittadini e vanifica gli sforzi di coloro, tra i parlamentari, che si sforzano, giorno dopo giorno, di esercitare il mandato elettorale fiduciario per rispondere al grido di aiuto dei siciliani, stanchi di un esecutivo regionale incapace di governare e lontano dalle emergenze economico-sociali.

fonte: http://www.siciliaonpress.com/

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