La professoressa Francesca La Grutta: “Lettera a Marsala da una cittadina che la ama”

E’ bello trovare gente che ama la propria terra. In un periodo in cui i social traboccano di negatività, in cui la gente si sfida a chi meglio denigra la propria terra incappiamo per caso nella “Lettera a Marsala da una cittadina che la ama” a firma della professoressa Francesca La Grutta, una concittadina che in modo molto aggraziato cerca si muovere la coscienza popolare. Come tanti marsalesi non si riconosce più in questa città e nel degrado che l’avvolge… Non aggiungiamo altro!

“Lettera a Marsala da una cittadina che la ama

Cara Marsala,
poche righe per dirti quanto ti amo !
Sei stata sempre il mio sogno, il mio desiderio: ti avrei voluto sempre bella, vestita a festa, curata, riverita e onorata.
Da un po’ di tempo a questa parte invece Tu sei abbandonata a Te stessa : sporca, trasandata, dimenticata!
Il Tuo centro storico: una discarica sporca e lurida in ogni angolo di strada, il chiasso, prodotto da musiche assordanti, si prolunga per tutta la notte , quando i tuoi cittadini veramente per bene, cioè quelli che lavorano per sopravvivere, dovrebbero dormire ; gli escrementi dei cani , portati a passeggio da padroni che non puliscono, come invece accade nei paesi civili, in giro per le strade; i cani randagi che abbaiano ad ogni passante; i gatti che si cibano di quanto contenuto nei sacchetti della spazzatura che i cittadini hanno l’obbligo di depositare davanti la loro porta e che vengono raccolti dopo molte ore; il bel basolato delle strade, macchiato ed unto perché non lavato neanche una volta a settimana,non dico ogni giorno, come invece avveniva in epoca passata; i passi carrabili continuamente ostruiti da cittadini irresponsabili; i posti macchina, riservati ai disabili, continuamente occupati da chi non ha diritto a parcheggiare non essendo disabile; i tavolini e le sedie dei bar e dei ristoranti che occupano buona parte delle belle strade del centro, tanto da costringere i pedoni a mettere in atto “un senso unico alternato” per poterle percorrere; la Villa Comunale , pregio e vanto della Città negli anni sessanta quando in quel posto ameno si tenevano concerti che richiamavano la grande folla che vi assisteva, lurida ,sporca, trasandata , con viali ai cui lati crescono sterpaglie mai rimosse; il Parco Archeologico in completo stato di abbandono ; il Viale di Porta Nuova, la bella “passeggiata” dei marsalesi, chiuso; i giovani che, non sapendo come trascorrere la serata, si ubriacano e vagabondano, compiono atti di vandalismo, rumoreggiano, vomitano, depositano bicchieri in ogni angolo di strada e infrangono le bottiglie della birra o degli alcolici, che hanno bevuto, sui marciapiedi o davanti il portone di casa della gente che, prima di uscire, deve togliere il vetro se non vuole finire in ospedale per farsi medicare e mettere dei punti di sutura.
Che Ti posso dire di più: come sei caduta in basso , cara Marsala, mi duole il cuore ma é così!
Io però continuo ad amarti, nonostante tutto questo, Ti amo come Ti ho amato da quando ho cominciato a capire, da quando Ti ho vista rinascere dopo il bombardamento aereo del 1943!
Ti amo, mia adorata Marsala, Ti voglio bene, vorrei il Tuo bene e, poiché gli uomini Ti dimenticano, io mi rivolgo al Signore e alla Madonna e innalzo a Loro questa preghiera:
“ O Vergini Maria, pensa e pruteggi Tu,
Marsala , amata mia, aiutala, Gesù.

Francesca La Grutta”

CATEGORIE
TAG
Condividi

Commenti

Wordpress (0)
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: