Incendio “sospetto”: la DIA esegue il sequestro ed una ala del Palazzo Pignatelli si incendia

Un incendio “sospetto” si è sviluppato nella tarda mattinata di ieri a Castelvetrano. Le fiamme si sono sprigionate all’interno di un’ala di Palazzo Pignatelli di proprietà di Gianfranco Becchina, adibita da tempo ad uffici dal Comune di Castelvetrano.

Un incendio “sospetto”, forse… sicuramente anomalo, considerato che si tratta degli stessi locali del mercante d’arte che in queste ore sono oggetto del sequestro da parte della Dia. A fuoco sarebbe andata un’ala del castello di Castelvetrano costruito nel 1200 per ospitare Federico II, interessata dall’opposizione dei sigilli della DIA. Si ricorda che il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini della Direzione investigativa antimafia di Trapani, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal sostituto Geri Ferrara. Le indagini nei confronti di Becchina si sono riaperte dopo che l’ex patron di Despar Giuseppe Grigoli, condannato per mafia, ha dichiarato che il collezionista d’arte gli avrebbe “consegnato delle buste per il latitante Matteo Messina Denaro”.

Dalle prime ricostruzioni una residente del palazzo avrebbe allertato i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente per spegnere le fiamme e accertare la natura dell’incendio, se dolosa o accidentale. Ad andare a fuoco, pare, anche molto materiale cartaceo. Sul posto è intervenuta una  squadra della Dia per verificare cosa abbia causato l’incendio. In attesa che si faccia luce nessuna ipotesi viene tralasciata dagli inquirenti.

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