Il gelato siciliano conquista l’America

obama-gelato artigianale-americaIl gelato siciliano tradizionale conquista il mercato americano, ma a condizione che venga ancora preparato con latte fresco e prodotti genuini, meglio ancora se vanto del Made in Sicily, come il pistacchio di Bronte, le mandorle di Avola, il cioccolato di Modica, gli agrumi di Sicilia. L’antica tradizione siciliana conquista il mercato americano e si impone sul loro ice cream. Il gelato siciliano ha colpito il palato degli americani perchè risulta soffice e cremoso, sprigiona odori che ricordano i sani prodotti della terra ed è composto da alimenti sani. L’unica nota stonata della “sinfonia” sta nel fatto è che sarà commercializzato con il marchio Kroger e si chiamerà “gelato italiano”; seppure prodotto da una azienda ai pendii dell’Etna che da fine febbraio è in mano alla Sicilian Sun Corporation della holding americana “Firma”, che oltre ad esportare “gelato italiano” Made in Sicily  ha già una linea di gastronomia italiana sul mercato americano. La prima fornitura è di 2 milioni e mezzo di vaschette, nei gusti di pistacchio, nocciola, stracciatella, cioccolato, limone e cappuccino (creato ad hoc da Sicilian sun per il mercato americano). L’esecutivo della Kroger, ha concluso una missione economica di 4 giorni in Sicilia, tra Catania e Taormina, con troupe televisiva al seguito, per lanciare il gelato made in Sicily attraverso uno spot – reportage che mostra il delizioso prodotto nell’affascinante contesto isolano. Oltre al gelato l’interesse della Kroger è orientato verso la gastronomia italiana di qualità: primi piatti pronti, finger food, salse, contorni, snack, che grazie a particolari accorgimenti, anche se surgelati, non perdono la freschezza e il gusto. “Il cibo è vita – sostiene il vicepresidente della Kroger Gil Phipps – siamo interessati ai cibi genuini, ai prodotti freschi e artigianali, per questo motivo abbiamo investito in Sicilia dove pensiamo ci siano queste potenzialità. Siamo partiti dal gelato ma siamo interessati anche ad altri prodotti come pane, pasta e salse. In tutta America, c’è una ricerca delle cose autentiche, sane e genuine, che saranno il futuro del mondo gastronomico”

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