Il Comune di Marsala ha istituito la Commissione Controllo Appalti, ma che fine ha fatto l’Albo delle ditte fiduciarie
Una ventata di legalità a Marsala, il Comune ha istituito la Commissione Controllo Appalti che si occuperà della verifica dei lavori in corso d’opera e se gli stessi siano stati eseguiti a regola d’arte” dalla società appaltante. Non si hanno invece notizie circa la funzionalità dell’Albo Comunale delle ditte fiduciarie. Si tratta di un altro strumento importante per il mantenimento della legalità e la lotta al clientelismo politico. Tale strumento, che ha funzionato a regola d’arte fino fino alla fine dell’Amministrazione Adamo da quando si è insediato l’attuale sindaco l’Albo delle ditte fiduciarie non solo non è stato rinnovato, ma pare che non venga più preso in considerazione
Nell’ambito del “Piano Anticorruzione” il Comune di Marsala ha istituito la “Commissione tecnica comunale controllo lavori appaltati”, con il compito di verificare che le opere realizzate siano state eseguite a regola d’arte. Del nuovo Organismo interno fanno parte l’ing. Alessandro Putaggio e la dott.ssa Patrizia Piccione (capi servizio), il dr. Michelangelo Sala (componente esterno nucleo controllo gestione) e il geom. Fabrizio Giacomarro (istruttore tecnico).
Sarà il segretario generale Bernardo Triolo – quale responsabile della prevenzione corruzione e trasparenza – a stabilire funzionamento ed operatività della suddetta Commissione, tenuto conto che i compiti cui è chiamata hanno riguardo sia alla regolarità degli atti che al piano anticorruzione. Questo, d’altra parte, prevede una mappatura dei processi a rischio proprio con riferimento all’area Contratti Pubblici, individuando quali potenziali criticità il mancato rispetto dei tempi contrattuali; lo svolgimento dei lavori in modo disomogeneo; il ricorso a sub appalti e noli in violazione delle norme.
La Commissione istituita dalla Giunta, pertanto, va ad incrementare le misure di riduzione dei rischi in applicazione del “Piano Anticorruzione” (codice comportamento e trasparenza), in aggiunta a quelle già esistenti (protocollo di legalità stipulato dal Comune con le OO.SS. del settore) Come si legge nell’atto deliberativo, l’istituzione della Commissione tecnica sarà comunicata – tra gli altri – al Prefetto di Trapani e all’Assessorato Regionale Autonomie Locali.
Si auspica, ora, che l’Amministrazione Comunale ritorni a far uso dell’Albo delle Ditte Fiduciarie, uno strumento che serve a combattere sia la corruzione che l’illegalità, ma soprattutto i favoritismi frutto di clientelismo. E allo stesso tempo permette all’Ente di risparmiare sulla spesa pubblica per la realizzazione di servizi e la fornitura di merci. Attraverso tale strumento è possibile indire una sorta di bando facendo partecipare un minimo di 5 ditte fiduciarie per l’assegnazione dello stesso. Quella che riesce ad offrire il preventivo più vantaggioso si aggiudica il lavoro. Infine, era usanza di questo Comune attuare una rotazione fra le ditte iscritte nello spirito delle pari opportunità per le aziende che in un periodo di grande crisi come l’attuale uno strumento del genere rappresenta una valvola di sfogo essenziale.
Comprendiamo che non sarà così altisonante come menzionare il “Piano Anticorruzione” per un sindaco che sembra eternamente in campagna elettorale, ma anche l’Albo delle Ditte Fiduciarie ha la sua valenza. E poi… la legalità, se realmente la si vuole seguire, si inizia anche dalle piccole cose, come l’evitare il sospetto che non si attuino misure che garantiscano le pari opportunità nell’attribuzione di piccoli (come importi) lavori pubblici.