I tre de Il Volo definiti “bimbiminkia” dalle pagine de “Il Fatto Quotidiano”, vediamo cosa significa questo nuovo termine “linguistico” che spopola fra i giovani

il-volo-trio-cantanti-liricaContinua a far parlare l’articolo “scandaloso” pubblicato da Il Fatto Quotidiano sul trio nazionalpopolare Il Volo, rei di aver imitato il trio dei Maestri Pavarotti, Carreras e Domingo dello storico concverto delle Terme di Caracalla. Michele Monina, il critico musicale, scrittore di 66 libri, non ha usato mezze parole con i tre componenti del nuovo trio lirico, li ha definiti i  “Tre Tenorini”,  e cosa assai peggiore con “l’aggettivo” di nuova coniazione “bimbiminkia”. Chi è lontano dai linguaggi prettamente telematici delle nuove generazioni, incuriosito, ci ha scritto cosi si intendente con tale termine. Da una accurata ricerca su internet abbiamo scovato un articolo di Antonella Scutiero, datato 16 Ottobre 2013, che apre i nostri orizzonti linguisti su questo termine  su: http://www.lettera43.it/ Buoua lettura

L’identikit del bimbominkia

Fenomenologia del nativo digitale.

bimbiminkia-nuova-generazione-ragazziniSi sentono i padroni del mondo. Decidono i trending topics su Twitter. Hanno ridefinito le regole dell’ortografia adattandole alla chat. Usano Yahoo Answer, da cui dispensano consigli, soprattutto tech. Vivono incollati alla bacheca di Facebook. Seguono la loro moda. Ascoltano la «loro» musica e guardano con disprezzo i «vecchi». Anche se si sentono già grandi.
Sono i bimbiminkia: un esercito in espansione che raccoglie bambini e tardo adolescenti, più o meno dai nove ai 18-20 anni. Il resto del mondo se n’è accorto quando era troppo tardi, quando, di fatto, avevano già invaso il web.
LA DITTATURA DEL TRENDING TOPIC. Prendi Twitter, il social dove raffinati e intellettuali speravano di trovare la loro oasi felice, lontano dalle caotiche homepage di Facebook, per discutere dell’autore del giorno e di politica economica. Macché. Nemmeno il tempo di capire come funziona un hashtag che i bimbiminkia avevano già invaso timeline e trending topic con #vogliamoOneDinItalia (vogliamo che il tour degli One Direction arrivi nel nostro Paese) e #Justinthebest (Justin Bieber è il migliore) o anche #beliebers (termine con cui si identificano i fan di Justin Bieber).
Niente da fare. Una volta gli «storici» utenti italiani dell’uccellino azzurro provarono a respingere l’assalto con l’hashtag #tornatesuFacebook. Per lo più, furono subissati di insulti.
I CONSIGLI IN RETE. Facebook e Twitter a parte, il luogo prediletto dei bimbiminkia resta però Yahoo Answer, dove in genere si dividono tra quelli che domandano tutto quello che passa loro per la testa e quelli che si divertono a rispondere in maniera aggressiva dando del bimbominkia ad altri bimbiminkia. Senza dimenticare i consigli preziosi che da bravi nativi digitali regalano a chi ne fa richiesta. Dalla risoluzione degli inghippi generati dall’aggiornamento IOS7 fino all’inserimento delle emoticon nella tastiera dello smartphone.
Onde fugare ogni dubbio, sappiate che Bieber spopola anche qui, in messaggi come: «Salve a tt popolo di yaoo! kome potrei konvincere i miei a kiamare mio fratello justin biber????? me lanno detto x il mio comply tropp bella come notixia!!! strafigixxima!!!! quindi mi anno detto ke potevamo kiamarlo kome volevo io e lo vorei kiamare justi biber, ma mi anno detto ke e una stronxata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-.- kome potrei konvincerliiii?? vi prg aiutatemiii!!!!!!!!!!!! ::(:( ks a k nn va qst nome????? uff elpatemi!!!!!1!».
Già, elpatemi.                                                                                   Il vocabolario: k, x e tanto «lovvo»

I bimbiminkia nel loro linguaggio abbondano di k e x.

I bimbiminkia nel loro linguaggio abbondano di k e x. Parlare con un bimbominkia può risultare difficile: ha un linguaggio tutto suo, mutuato da internet e dai messaggini – prima sms, ora whatsapp, il senso è lo stesso – che mixa italiano con termini anglosassoni e abbreviazioni di ogni tipo che alla fine fanno sembrare una frase scritta un messaggio crittografato.

MAIUSCOLO D’OBBLIGO. Il ch, ma anche la sola c, ha definitivamente lasciato il posto alla più marcata k, doppia s o doppia z trovano un corrispondente nella x e i numeri finiscono al posto delle lettere, il caps lock è quasi perennemente attivo oppure funziona in maniera alternata tanto per fare «kasino». E le vocali saltano spesso, per cui vi può capitare di leggere cose tipo: «Km sT41????…..» al posto di «come stai?», condito da segni di interpunzione a casaccio. E ricordate, i bimbinkia non ridono ma «lollano», spargono emoticon come se piovesse, prendono i verbi inglesi e li coniugano al presente italiano. Un esempio? Lovvare al posto di amare. E, soprattutto, strascinano la vocale finale. Capitooooooooooo?
IL DECALOGO FASHION. E non è finita. Il bimbominkia sa cosa è cool e cosa non lo è. Ed evita attentamente la seconda categoria, perché anche se sostiene di vestirsi come gli piace, teme come tutti gli adolescenti il giudizio dei coetanei.
Nell’abbigliamento ci sono due stili predominanti: quello che si rifà all’emo – nero a non finire, anfibi, chili di matita nera e smokey eyes per le ragazze accompagnati dal rossetto rosso anche alle otto del mattino – oppure il genere pop californiano e cioè lustrini, brillantini, praticamente tutto ciò che luccica schiaffato su tutù da ballerina, leggins improbabili e felpe multicolor per lei. E look da rapper chic per lui con Nike ai piedi, pantaloni che arrivano sotto il sedere o jeans a gamba stretta e magliette con scritte simpatiche che costano, mediamente, quanto un abito d’alta moda.

I miti: da Justin Bieber agli One Direction

Justin Bieber, uno degli idoli dei bimbiminkia.

Justin Bieber, uno degli idoli dei bimbiminkia.

La musica poi è importantissima per i bimbiminkia. Non chiedete loro chi sono Pink Floyd e Nirvana, roba da vekki, zio, qui si ascoltano Justin Bieber, One Direction, Miley Cyrus, Selena Gomez, Avril Lavigne, Demi Lovato.
Provare a criticare i loro idoli non è una buona idea: i bimbiminkia sanno essere molto feroci e sono capaci di mettere in piedi vere e proprie rappresaglie bombardando il malcapitato di messaggi su internet, altro che bullismo. Chiunque li offenda diventa un bersaglio, tengono alla propria identità e credono, ovviamente, che chi non la pensa come loro sia un rinkoglionito.
Quindi, guai a dire che Justin è una mezza tacca.
E per la cronaca, il nome esatto del bimbominkia è B1mb0m1nk14.

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Commenti

Wordpress (8)
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    Patrizia 8 anni

    Gran brutta cosa l’invidia e la stupidità. Ai ragazzi del volo continuate così bravi

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    Pàmela 8 anni

    Non ho veramente parole,il fatto quotidiano non è la prima volta che parala a vanvera su Il Volo,ho letto molti altri articoli in cui li offendeva e criricava.Questo sinceramente non l’avevo letto,visto che immaginavo sarebbe stato pieno di critiche e offese ingiuste,che adirittura li avesse etichettati in questo modo non me l’aspettavo,mi chiedo solo come un un”giornale”e dei”giornalisti”di questo tipo possano essere ancora definiti tali,dopo questa colossale caduta che potevano benissimo evitare!

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    De Mattia 8 anni

    “IL VOLO ” BRAVI, BRAVISSIMI, VANNO RISPETTATI E NON CON APPELLATIVI, QUALI “BIMBOMINKIA……..! ETC.,MA APPLAUDITI PERCHE’ OLTRE À CANTARE BENISSIMO, RAPPRESENTANO INSIEME AD ALTRI, LA MUSICA ITALIANA NEL MONDO, RISCUOTENDO TANTO SUCCESSO.
    MAGARI FATE UNA PAUSA DI RIFLESSIONE PRIMA DI SPARARE C………TE !
    CORDIALMENTE.

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      Sono d’accordo. Non siamo stati noi a sminuirli, ma il giornale nazionale IL FATTO QUOTIDIANO. I ragazzi sel IL VOLO, personalmente, mi sono simpatici

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      Enrico 8 anni

      La musica, prima di essere mezzo di emozione, è elemento di profondo studio! Cosa che lei non ha mai sicuramente, affrontato per dire una sciocchezza simile: Il Volo sono un mero prodotto commerciale…se fossero rimasti nei confini della loro (assolutamente) mediocre musica, molti li avrebbero pure ignorato come un qualsiasi Gigi D’Alessio! Quando invece si vuole “omaggiare” il pubblico con brani classici e lirici immortali per far cassa, si deve essere all’altezza di tale compito! Nel passato, i vari Bach, Telemann, Hendel si divoravano l’anima per mettere a posto una nota…ripeto, una nota…nel complesso di un’opera di grande espressività e faticosa in termini di resa! Nei conservatori, musicisti, maestri, cantanti si dannato l’anima per riprodurre fedelmente ciò che è stato lasciato in eredità, combattendo anche su quella nota, su quell’abbellimento dovuto o meno, che è alla base di un significato profondo. Per poi rielaborarne intimamente il contenuto. Ho sentito i tre ragazzini, che ragazzini ormai non sono più: una serie interminabile di errori, “inflessioni” ruffiane…lo capiamo che tutto ciò non fa bene alla musica? Che l’avvicinare i ragazzi alla musica colta con questi stratagemmi è una rovina? Mettete i veri professionisti a cantare, di questi “omaggi” proprio non ne voglio sentir parlare!!!

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        Ognuno è libero di avere le proprie idee, e da giornalista nutro grande rispetto per chi ha il coraggio di esternarle. Il fenomeno mediatico de Il Volo, tutto sommato è apprezzabile, stanno portando per il mondo una immagine sana, pulita di un’Italia che forse non esiste più. Sicuramente sul piano professionale hanno tanto ancora da imparare, non si diventa Maestri del calibro di Pavarotti, Carreras e Domingo dall’oggi al domani.

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    You are using one of my photos in your article. One of the “bimbominchia” normal behaviour is to not give credits when using other people work. Other is to spread only “insults” calling them “critics”.
    On the same site where you took the photo there is a good review about the concert of Il Volo. Who is interested in good journalism generally publishes other views.
    Best!