I liberi professionisti si oppongono al Piano Paesaggistico Fascia Costiera di Marsala e Petrosino

I liberi professionisti di Marsala  contestano il Piano Paesaggistico Fascia Costiera ambiti 2-3 che, a loro avviso causerebbe il totale congelamento del territorio di Marsala e Petrosino, senza alcuna possibilità di valorizzazione delle attività produttive e contestualmente la non attuazione di alcuna soluzione al degrado ambientale delle aree di tutela 3.

Ad evidenziare dubbi e perplessità sul piano vi sono anche altre categorie come gli agricoltori, i piccoli proprietari terrieri, il mondo dell’edilizia ed i cittadini comuni che si sentono privati dell’esercizio della proprietà privata nei propri possedimenti. A seguito dell’incontro pubblico tenutosi al Complesso Monumentale di San Pietro, gli addetti ai lavori (agronomi, architetti, ingegneri, geologi, geometri, periti agrari, periti industriali) hanno posto diversi interrogativi allo strumento urbanistico ed hanno raccolto le osservazioni in una nota inviata alla Regione Siciliana, all’Assessorato regionale ai Beni Culturali ed Ambientali e alla Soprintendente ai BB.CC.AA. di Trapani.

Questo il documento sottoscritto dagli addetti ai lavori: “OGGETTO: NOTE SUL PIANO PAESAGGIASTICO FASCIA COSTIERA AMBITI 2 – 3   CITTA’ DI MARSALA

Nei comuni di Marsala e Petrosino vige il Piano Comprensoriale adottato nel 1974 e poi approvato nel 1977, il Piano Paesaggistico (P.P.) presenta un importante vizio di legittimitàin quantonon rispetta l’art. 142 comma 2 del D.lgs n° 42 del 2004 che recita “La disposizione di cui al comma 1, lett. a), b), c), d), e), g), h), l), m), non si applica alle aree che alla data del 6 settembre 1985erano delimitate negli strumenti urbanistici ai sensi del D.M. 2 aprile 1968       n° 1444 come zone territoriali omogenee A e B” .

Inoltre il P.P. manca e non fa cenno ad attivazione delle procedure V.A.S. previste per qualsiasi strumento di pianificazione di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..

Per quanto esaminato da noi tecnici, il P.P. presenta diversi aspetti positivi e notevoli criticità.

Certamente dai redattori del piano saranno stati valutati gli esiti di analisi SWOT ma non sono stati pubblicati ed evidenziati nelle relazioni allegate al piano e nemmeno trasmesse agli uffici tecnici comunali, per cui non si conoscono le giustificazioni delle scelte progettuali e le valutazioni degli effetti che il P.P. produrrebbe.

Ci troviamo quindi ad azzardare conclusioni alle analisi svolte a monte del P.P..

Forze:

            Il Piano manifesta molteplici punti di forza:

  • Salvaguardia del paesaggio naturale, archeologico, storico – architettonico;
  • Restauro conservativo dei beni paesaggistici, culturali, archeologici, architettonici;
  • Ripristino di aree con dismissione delle superfetazioni esistenti .

Debolezze: Congiuntamente il Piano manifesta soprattutto molteplici punti di debolezza:

  • Troppo poco spazio alla progettazione di interventi per la valorizzazione dei beni sopra descritti ;
  • Non trovano coerenza una serie di attività programmate dal Comune di Marsala, tra cui:   Terra degli Elimi, Area Vasta e GAL Elimos,  con la proposta del Piano Paesaggistico;
  • Assenza di linee guida per la realizzazione degli interventi di recupero, compito che viene demandato agli uffici della Soprintendenza con la discrezionalità del tecnico che esamina il progetto ed emette il parere;
  • Assoluta limitazione di ogni possibilità di ampliamento di attività produttive e tanto meno di realizzazione di nuove iniziative;
  • Divieto di utilizzo di immobili per trasformazione per attività turistico – ricettive;
  • Assoluto divieto di varianti urbanistiche nelle zone di tutela 2che comprendono una vastissima porzione del territorio del comune di Marsala e Petrosino;
  • L’assoluto divieto di utilizzo della fascia costiera per la diretta fruizione del marein totale contraddizione con l’attuale regolamento della riserva e pre–riservadello Stagnone di Marsala;
  • Sono state completamente disattese le esigenze derivanti dall’attività sportiva di Kite Surf che ad oggi nel territorio marsalese rappresenta un’eccellenza a livello mondiale e che costituisce un volano anche per l’indotto turistico – ricettivo e quindi economico per l’intero territorio;

 

 

CONCLUSIONI

 

Alla luce di quanto su espresso e considerati i vincoli e le limitazioni imposte dal P.P. nello stato di adozione, il rischio per i comuni di Marsala e Petrosino è il totale congelamento del territorio, senza alcuna possibilità di valorizzazione delle attività produttive e contestualmente la non attuazione di alcuna soluzione al degrado ambientale delle aree di tutela 3″.

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