I Bersaglieri incontrano l’arte. Alla “Giannettino” esposizione di opere di artisti ed esibizione di musicisti

L'evento, organizzato dai Bersaglieri della “Calotta di Reggimento”, ha visto protagonisti 16 pittori che hanno esposto le proprie opere

“I Bersaglieri incontrano l’arte” è il nome di un interessante appuntamento culturale tenutosi presso i locali della caserma “L. Giannettino”, sede del 6° Reggimento Bersaglieri. L’evento artistico-musicale  si è articolato con l’esposizione di opere di artisti e con l’esibizione di musicisti della provincia di Trapani.

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L’evento, organizzato dalla “Calotta di Reggimento”, ha visto protagonisti 16 pittori che hanno esposto le loro opere sotto la supervisione della Galleria d’Arte “L’urlo di Rosaria”, la cui responsabile Dott.ssa Rosaria La Rosa, ha coordinato e diretto l’esposizione. A cornice del momento artistico pittorico, si sono esibiti la pianista Monica Mello e il violinista Alessandro Librio. Il Comandante del 6° Reggimento Bersaglieri, Colonnello Antonino Poma, ha aperto la mostra con un breve discorso nel quale, ha premiato la lodevole ed importante iniziativa che ha rivalutato la destinazione dei locali della caserma, come mezzo di comunicazione artistica. Hanno esposto gli artisti: Rosaria La Rosa, Giusy Pennelli, Eugenia Di Marzo, Adele Catalano, Alessandro Maimone, Baldo Ingrassia, Francesca Caltagirone, Giovanna Fazzino, Maria Cristina Caruso, Mario Virgilio, Massimo Occhipinti, Mirella Amantia, Veronica Valere, Vincenzo Adragna, Vincenzo Sessa e Stella Poma.

La “Calotta”, nata in Francia nel 1702 alla corte di Ligi XIV come consorteria tra cortigiani e giovani ufficiali di palazzo, nacque con lo scopo di reagire con gaia spensieratezza al clima intrigante, opprimente e cerimonioso che caratterizzava, in quegli anni, la società di Versailles. Con il tempo la calotta si trasformò in qualcosa di serio e valido e cioè in tribunale reggimentale con poteri giurisdizionali e discrezionali al fine di dirimere le questioni di vita quotidiana-privata e reggimentale degli ufficiali inferiori subalterni (Sottotenenti e Tenenti). Fu nel 1788 il giovane Napoleone Bonaparte a redigere il primo statuto che rimane ancora oggi traccia nella quale si riconoscono i giovani ufficiali che fanno dell’onestà, dell’onore, spirito di sacrificio e di corpo, i princìpi su cui fondare la propria carriera.

 

 

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