Guida “I Vini d’Italia 2015″ de L’Espresso, 5 tra i 10 vini siciliani segnalati sono prodotti a Marsala e Pantelleria

de bartoliI Passiti di Pantelleria e il Marsala trionfano alla voce Sicilia della guida “I Vini d’Italia 2015″ de L’Espresso. Fra le 10 migliori etichette, valutate da 18 e 19 punti, alias riconoscimento 5 bottiglie, primeggiano 5 vini prodotti a Pantelleria e Marsala. E’ il Passito di Pantelleria a fare la parte del leone, un doc che appaga e delizia il palato dei bevitori più instrasigenti, un’elisir di tradizione ancestrale dal sapore unico e dal fruttato ammaliante. Sono il frutto della tradizione enologica dell’Isola rivisitata dalla ricerca scientifica per esaltare la qualità in bottiglia dei passiti a premiare una nuova generazione di produttori di nicchia. Non da meno Marsala, con il suo nettare che porta lo stesso nome della città che lo produce, che un tempo diede filo da torcere ai blasonati sherry spagnoli, i vini fortificati del territorio di Jerez de la Frontera. Non a caso, l’unico fra la batteria siciliana che si pregia dei 19 punti su 20, è il Marsala Vecchio Samperi Ventennale della cantina Marco De Bartoli, ottenuto attraverso l’antico metodo Soleras, una sequenza di passaggi di piccole percentuali di vino più giovane in fusti che contengono vini più vecchi, per creare un’armoniosa mescolanza di annate diverse. Un vero elisir, solo 6000 bottiglie da mezzo litro, appena 3 mila litri l’anno. L’altro Marsala a salire sul podio è il Marsala Superiore Riserva Donna Franca Cantine Florio che ha ottenuto 18 punti su 20 nella guida “I Vini d’Italia 2015″ de L’Espresso.

Ritornando alle eccellenze enologiche della splendida “Perla Nera del Mediterraneo” il Passito di Pantelleria doc ha conquistato tre “nomination” sui 10 vini siciliani ritenuti degni di nota dagli autori della guida Fabio Rizzari ed Ernesto Gentili.  Al vertice, ma diversamente non poteva essere, il Moscato Passito di Pantelleria Ben Ryé 2012 Donnafugata (18,5 punti su 20 ) al pari merito del Moscato Passito di Pantelleria Creato 1983 di Salvatore Murana (18,5 punti), seguiti a brevissima distanza, a mezzo punto per l’esattezza, da Moscato Passito di Pantelleria Bukkuram 2012 di De Bartoli Marco (18 punti su 20). Nella guida dei “I Vini d’Italia 2015″ de L’Espresso completano la batteria dei 10 vini siciliani con punteggio da 18 a 20 punti: l’Etna Rosso WS 2013 (18,5 punti) – Masseria Setteporte di Biancavilla, Altrove 2013 (18 punti) dell’Azienda Vivera di Corleone.

Etna Bianco A’ Puddara 2012 (18 punti) della Tenuta di Fessina di Castiglione di Sicilia; Rosso Relativo 2011 (18 punti) dell’Azienda Valcerasa di Randazzo; Frappato 2013 (18 punti) dell’azienda COS di Vittoria

La chiave di lettura dell’edizione 2014 della celebre guida “I vini d’Italia” de L’Espresso non puo essere che quella che dopo il boom dell’Etna, quest’anno è il trionfo dei vini dolci siciliani, da sempre roccaforte dell’enologia regionale. Non a caso i curatori della guida Fabio Rizzari ed Ernesto Gentili hanno dato grande risalto a quei vini che non passano inosservati per il loro bouquet ricco, come il terroir di provenienza. Prodotti enologici che sono il naturale frutto del simbosio di condizioni pedoclimatiche e cultivar eccezionali, ed ancora microclimi, suoli vulcanici, alberelli centenari, tradizioni ancestrali… Questa è la vera anima della Sicilia.

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