Gran parte dei marsalesi vogliono Salvatore Lombardo candidato a sindaco

Lombardo sindaco subito! Marsala chiede al notaio di ritornare in politica e di riprendere le redini della città da dove li lasciò nel 2001.

lombardo-salvatore-sindaco-candidato-marsala-marsalanewsIl notaio Salvatore Lombardo continua ad essere il candidato ideale a sindaco di Marsala. Nelle ultime 48 ore in città non di parla d’altro, e non solo negli ambienti politici. Seppure in notaio  Lombardo ha dichiarato di non essere interessato a candidarsi a sindaco gran parte dei cittadini sperano in un suo ripensamento. A distanza di 14 anni, lasciò anticipatamente il secondo mandato elettorale di sindaco di Marsala nel 2001 per potersi candidare alla Camera dei Deputati per l’Ulivo, la città non ha mai dimenticato l’ondata di cambiamento che portò.

Dal 1993, quando venne  eletto sindaco  per il centrosinistra con il 51,2% dei consensi popolari (furono le prime elezioni dirette che si disputarono a Marsala), la Città uscì dal torpore dell’immobilismo e la sua immagine crebbe in maniera esponenziale per circa un decennio. Da allora non vi è elezione a Marsala che la città non chieda a Salvatore Lombardo di “ritornare”. Mai nessun altro uomo politico di questa città ha ricevuto tanta stima e apprezzamento dalla popolazione.

Salvatore Lombardo era uscito di scena da gran signore, nel silenzio. Dopo quasi 8 anni di sindacatura è ritornato a fare il notaio e ad occuparsi delle strade del vino “Terre d’Occidente”, l’unica sua “creatura” che ha tenuto per se. Troppo amareggiato, era rimasto, dal voto delle elezioni politiche che avevano premiato al suo posto l’allora onorevole Massimo Grillo. Non fu una grande sconfitta elettorale, ma un disfatta morale per il notaio dalla stessa città a cui aveva dato così tanto. Lombardo aveva fatto il sindaco a tempo pieno, aveva sacrificato la sua attività lavorativa riducendo a lumicino i clienti del suo studio notarile e si era esposto contro la mafia fino al punto di ricevere minacce ed avere incendiata l’autovettura sotto casa.Di fare il sindaco aveva detto di non volerne sentire più parlare, ma la città continua ad acclamarlo in standing in ovation.

Marsala sotto la guida di Salvatore Lombardo ottenne prestigiosi riconoscimenti in ambito internazionale, partecipò alle più importanti rassegne economiche, potenziò i servizi comunali, e divenne sede del Vinoro, una rassegna biennale sui vini dolci e liquorosi, seconda solo a quella che si fa da decenni a Jerez in Spagna. Centinaia di cantiere hanno visto la luce e gran parte delle opere incompiute dell’ultimo ventennio socialista videro finalmente la luce, come: il restauro e la restituzione alla fruizione pubblica dei due teatri, il Comunale di Via Diaz e l’Impero di piazza della Vittoria; il Complesso Monumentale di San Pietro con annessa biblioteca comunale, gli ex conventi del Carmine e di Via Itria, rispettivamente sedi dell’Ente Mostra di Pittura Internazionale il primo e degli uffici tecnici l’altro; e tante altre opere.

Pure questa volta, malgrado sia stato più volte sollecitato a scendere in campo, con signorilità ha preferito fare un passo indietro. Ha tranquillizzato i suoi sostenitori dicendo di esserci sempre per Marsala, di voler dare una mano alla nuova amministrazione, ma non è intenzionato a candidarsi. Eppure c’è tanta gente che vede imminente il “ritorno” di Lombardo. Del resto la speranza è sempre ultima  a morire. La sua candidatura viene chiesta insistentemente da tutta una serie di liste civiche con orientamento a sinistra, ma anche e soprattutto da tantissima gente comune. Piaccia o non piaccia, o si candida o meno, il notaio Salvatore Lombardo rimane il sindaco più amato da questa Città. I marsalesi, infatti, quando lo incontrano per strada lo chiamano ancora sindaco; e ciò la dice lunga!

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