Furto di cavi elettrici in rame, i carabinieri eseguono 10 misure cautelari

I militari delle Stazioni Carabinieri di Gibellina e Salaparuta, coadiuvati in fase esecutiva da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sciacca-Ufficio G.I.P. su richiesta di quella Procura della Repubblica.

I destinatari delle misure cautelari eseguite all’alba di oggi dai carabinieri sono 10 persone, tutti già noti alle forze di polizia per i loro trascorsi. Tra questi vi sono Alì Bouaziz, tunisino cl.’65 (già ristretto presso la casa circondariale di Trapani per altri reati) al quale è stata applicata la custodia cautelare in carcere, e  Gaetano Manguso, venticinquenne gibellinese sottoposto agli arresti domiciliari. Il provvedimento giudiziario comprende anche l’esecuzione di: cinque obblighi di dimora e tre obblighi di presentazione alla P.G.ad altrettante 8 persone coinvolte di cui i carabinieri non hanno fornito le generalità.

I capi d’imputazione contestati sono principalmente riconducibili a delitti contro il patrimonio, aventi per lo più ad oggetto la sottrazione di consistenti quantitativi di cavi elettrici con anima di rame (ca. 400 kg. complessivi) destinati ad essere trattati mediante bruciatura delle guaine protettive e poi rivenduti sul mercato nero di tale prezioso metallo. L’indagine ha evidenziato una serie di preoccupanti eventi delittuosi posti in essere in danno di strutture (pubbliche e private) o addirittura del sistema di illuminazione delle strade, con conseguente interruzione di pubblici servizi.

L’attività portata a termine dai Carabinieri supportati dall’Autorità Giudiziaria rappresenta il coronamento di un’indagine condotta dai due Reparti sopra indicati tra il marzo 2014 e il dicembre 2015, consistente in un complesso di servizi di polizia giudiziaria diretti (perquisizioni, osservazioni e pedinamenti) corroborati dalle risultanze di attività tecniche d’intercettazione (di conversazioni telefoniche e tra presenti) autorizzate dall’A.G. mandante.

I 10 destinatari delle misure cautelari, a vario titolo, devono rispondere di diversi eventi a rilevanza penale, contestati nel provvedimento notificato la scorsa notte:

  • Ricettazione di elettrodomestici;
  • Furto di cavi di rame in danno della Fondazione “Tenute Orestiadi”, del servizio di illuminazione sito in via Wainbligen e della piscina comunale di Gibellina;
  • Furto di cavi di rame dal servizio d’illuminazione pubblica del comune di Poggioreale;
  • Furto e ricettazione di 700 m. di cavi elettrici sottratti presso la diga Delia/Garcia di Castelvetrano;
  • Furto di cavi elettrici e tubi di rame presso il supermercato Despar di Partanna;
  • Furto della scultura bronzea del “Serpente” realizzata da Piergiulio Montano, al tempo custodita presso il Palazzo di Lorenzo nella via degli Elimi di Gibellina e successivamente rinvenuta scomposta in varie parti dai Carabinieri delle Compagnie di Castelvetrano e Marsala.

 

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