Flash mob in via D’Amelio per non dimenticare Paolo e i suoi agenti della scorta

Pochi minuti per lanciare un messaggio chiaro e forte: "mafia e silenzio uccidono, ma NOI ci opporremo e resisteremo sempre!"

flash-mob-strage-via-d'amelio-palermo-19-luglio-1992-paolo-borsellino-scorta-autobombaFlash mob in via D’Amelio,  per non dimenticare Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, dilaniati dallo scoppio di un’auto bomba.  Alle 16.00 del 19 luglio, 22 anni dopo la strage in cui persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, in prossimità del minuto di silenzio, si terrà un flash mob di pochi minuti per lanciare un messaggio chiaro e forte: “mafia e silenzio uccidono, ma NOI ci opporremo e resisteremo sempre!”. L’iniziativa è stata promossa dal Movimento Agende Rosse Rita Atria di Trapani.

Per chi volesse partecipare, occorre farsi trovare in via D’Amelio a Palermo portandosi dietro un bavagliom rosso, una agenda, possibilmente di colore rosso ed una tuta bianca usa e getta (una di quelle utilizzate generalmente dagli imbianchini), imbrattata da macchie rosse, come se fosse sangue. Il segnale convenzionato sarà l’ululato di una sirena per indossare la tuta imbrattata ed  un bavaglio rosso. Al secondo segnale i partecipanti al flash mob si dovranno radunare al centro della via D’Amelio; al segnale successivo i partecipanti dovranno lasciarsi cadere a terra, simulando di essere morti fino al nuovo segnale che li farà alzare e gridare “RESISTENZA”, sollevando l’agenda in aria.

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