Emergenza idrica in provincia di Trapani, appello del Prefetto
Il Prefetto ha invitato i cittadini e i turisti a un uso parsimonioso dell’acqua e al rispetto del vademecum fornito a tutti i comuni dalla Regione e recepito dai Sindaci con apposite ordinanze.
Invito ad un uso parsimonioso dell’acqua, è questo in sintesi l’appello lanciato dal Prefetto Daniela Lupo a seguito del vertice in Prefettura sull’emergenza idrica, il monitoraggio dello stato di mitigazione e gli interventi per ridurre i disagi dovuti al protrarsi della siccità in provincia di Trapani
Nel corso della riunione tenutasi al Palazzo del Governo, presieduta dal Prefetto, Daniela Lupo, stata effettuata una ricognizione delle azioni già avviate dai singoli Comuni e degli effetti di mitigazione nel breve periodo, con attenzione al possibile protrarsi della siccità, allo scopo di individuare possibili soluzioni da adottare a livello locale.
Ai lavori hanno partecipato i Sindaci dei comuni della provincia, il coordinatore della protezione civile regionale e della cabina di regia, il responsabile dell’assessorato energia e pubblica utilità, del Genio civile di Trapani, di Siciliacque e il Presidente dell’Ati.
Grazie agli interventi infrastrutturali di mitigazione posti in essere dai comuni che entreranno in funzione entro la fine del mese, con effetti positivi anche sul sovrambito (efficientamento pozzi e sorgenti dismesse, rewamping, potenziamento pompe, efficientamento condotte ECC), e agli interventi assicurati da Siciliacque, già nelle 48 ore dal 10 luglio nei comuni che hanno segnalato maggiori criticità locali e, per tutto il territorio, nei successivi 15 giorni, molte delle criticità registrate in provincia potrebbero essere mitigate da un maggior apporto idrico.
Su richiesta del Prefetto, sono state illustrate le iniziative che gli amministratori comunali possono intraprendere per contenere gli effetti dell’emergenza idrica, in particolare nel settore dell’idropotabile.
Il coordinatore della cabina di regia istituita dal presidente della Regione Siciliana ha fornito un quadro degli interventi prioritari individuati e finanziati dalla regione, volti a individuare ulteriori fonti idriche prontamente disponibili, evidenziando che i progetti finora ammessi a finanziamento devono essere realizzati dai comuni destinatari, secondo il cronoprogramma definito in sede regionale, in ragione della dichiarazione dello stato di emergenza, considerato lo stimato effetto di mitigazione atteso sulla crisi idrica.
La Regione ha finanziato sino alla data dello scorso 10 luglio l’acquisto di autobotti usate o nuove, purché in pronta consegna, ai comuni assegnatari. Nell’occasione, il rappresentante della Regione ha comunicato lo stanziamento di nuove risorse per promuovere ulteriori azioni utili a mitigare gli effetti della crisi.
Il coordinatore richiamando una propria recente nota, già inviata a tutti gli interessati, ha, altresì, precisato che i Sindaci, in vigenza del dichiarato stato di emergenza idrica, hanno ulteriori competenze quali autorità locali di protezione civile, in particolare il monitoraggio e la prevenzione di situazioni di crisi locali e/o puntuali e la gestione delle stesse. Ove non riuscissero in ciò, segnalino immediatamente a tutti i soggetti competenti in via ordinaria (Ati, Genio civile, Dipartimento Acque e rifiuti) e straordinaria, quale l’Ufficio del Commissario per l’emergenza/protezione civile regionale e la Prefettura.