Coronavirus, disposti in 9 comuni del Trapanese i test sierologici a campione

Coronavirus, al via indagine sierologica Istat sul territorio di 9 comuni del trapanese

Da ieri Il Ministero della Salute e l’Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana,, hanno avviato un’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.

Il test è eseguito su un campione di​ 150mila persone​ residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.

La provincia di Trapani è stata coinvolta nell’indagine con test sulla popolazione residente dei seguenti comuni campione: Calatafimi-Segesta; Castelvetrano; Erice; Marsala; Mazara del Vallo; Paceco; Partanna; San Vito lo Capo e Valderice.

​L’Asp di Trapani attraverso il Dipartimento di Prevenzione supporterà l’attività della CRI, mettendo a disposizione i​ locali dei Presidi Sanitari d’Igiene Pubblica dei Comuni campione dove verranno effettuati i prelievi, referente del coordinamento aziendale è la dott.ssa Giuseppa Candela.

Le persone selezionate saranno contattate telefonicamente dai centri regionali della​ Croce Rossa Italiana​ per fissare, in uno dei locali individuati, un​ appuntamento​ per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico​ questionario​ predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.

La​ Regione​ comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio.​ In caso di diagnosi positiva,​ l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un​ ampone naso-faringeo​ che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.

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