Cooperative per accoglienza, arrestato l’ex deputato Norino Fratello

Condannato per mafia gestiva le coop di migranti. Altri due ai domiciliari, obbligo di dimora per il fratello Salvatore. I Carabinieri in tutto hanno eseguito 4 arresti e 6 avvisi di garanzia per intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. l’ex politico è accusato anche di bancarotta fraudolenta.

Cooperative per accoglienza, arrestato l’ex deputato Norino Fratello

Intestava a prestanomi le quote e le cariche sociali delle sue quattro cooperative ad Alcamo per l’accoglienza di migranti. E uno di questi era suo fratello Salvatore. Onofrio Fratello, detto Norino, ex deputato all’Ars dell’Udc, è stato arrestato e trasferito in carcere per intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Altri due gli arrestati, ai domiciliari, suoi fidati collaboratori. Per il fratello Salvatore è stato disposto l’obbligo di dimora. Altri sei gli indagati.

L’ex deputato regionale Udc nel 2005, quando era consigliere comunale ad Alcamo, venne coinvolto nell’operazione “Peronospera” e, dopo le confessioni del collaboratore di giustizia Mariano Concetto, patteggiò una condanna a diciotto mesi di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Fratello ammise “il costante contatto con i vertici della cosca mafiosa di Marsala, nella persona del reggente Natale Bonafede, nonché con altri esponenti di spicco di Cosa nostra». Nel 2011 esplose la polemica quando Onofrio Fratello decise di riprovarci con la politica. Così come prevede la legge, Fratello aveva chiesto la riabilitazione e il tribunale di sorveglianza di Palermo, con i nullaosta della Dda e della questura di Trapani, gliel’aveva concessa. Dal 2006 al 2011 l’ ex deputato regionale aveva sempre osservato una buona condotta. Stamattina l’arresto.

E proprio dalla sua condizione di pregiudicato per reati di mafia nascono le accuse a suo carico. Fratello si garantiva il duplice vantaggio di occultare i proventi derivanti dalle sue cooperative e di evitare di comunicare le variazioni patrimoniali, conseguenti a tali partecipazioni, come imposto dalla legge ai soggetti condannati per il delitto di associazione di tipo mafioso.

I carabinieri del comando provinciale di Trapani hanno anche accertato una serie di manovre illecite attuate da Fratello con la complicità di due soggetti a lui vicini – anch’essi tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari – finalizzate a trasferire beni e servizi di una società sportiva di sua proprietà, dichiarata fallita nel 2015, ad altra società da lui costituita ed intestata ad uno dei complici. L’unica finalità era quella di eludere la normativa fallimentare, integrando così la condotta di bancarotta fraudolenta per distrazione.

I carabinieri del comando provinciale di Trapani stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Trapani, su richiesta della Procura, nei confronti dei quattro indagati. Sono in corso anche le notifiche di sei informazioni di garanzia. L’operazione, chiamata “Brother“, è l’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, sotto il coordinamento della procura. Sono in corso le operazioni di perquisizione nelle cooperative e nelle abitazioni dei prestanome dell’ex onorevole.

fonte. www.repubblica.it

IL COMUNICATO DIFFUSO DAI CARABINIERI

“I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 4 persone accusate, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Contestualmente sono in corso di notifica ulteriori 6 informazioni di garanzia per le medesime fattispecie di reato.

L’operazione, convenzionalmente denominata “Brother”, costituisce l’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, sotto il coordinamento della locale Procura, che ha consentito di documentare le condotte illecite poste in essere dall’ex deputato dell’Onofrio Fratello, detto Norino, condannato nell’anno 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’escamotage utilizzato dall’ex onorevole è stato quello di intestare fittiziamente quote e cariche sociali nell’ambito delle cooperative per l’accoglienza di migranti, a lui riconducibili,  a terzi soggetti, suoi prestanome, garantendosi il duplice vantaggio di occultare i proventi derivanti dalle attività economiche e di evitare di comunicare le variazioni patrimoniali, conseguenti a tali partecipazioni, come imposto dalla legge ai soggetti condannati per il delitto di associazione di tipo mafioso

I Carabinieri hanno altresì documentato una serie di manovre illecite attuate dal Fratello con la complicità di due soggetti a lui vicini – anch’essi tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari –  finalizzate ad alienare beni e servizi di una società sportiva di sua proprietà, dichiarata fallita nel 2015 ad altra società da lui costituita ed intestata ad uno dei complici con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare, integrando così la condotta di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Sono in corso le operazioni di perquisizione presso le cooperative e i luoghi di privata dimora dei soggetti individuati quali prestanome dell’ex onorevole”.

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