Colto in “flagranza” un coltivatore di canapa indiana
Trovato in possesso di 23 piante e 17 dosi di marijuana, già pronte per lo spaccio
Colto in “flagranza” un coltivatore di canapa indiana, a Marsala, dai carabinieri della locale Compagnia. Antonio De Carlo 26enne con precedenti di polizia, tratto in arresto per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, essendo stato trovato in possesso di 23 piante e 17 dosi di marijuana, già pronte per lo spaccio. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala, congiuntamente ai loro colleghi del Nucleo Cinofili di Palermo – Villagrazia, hanno individuato una piantagione di marijuana di 23 piante, alte fra i 2 ed i 3 metri, coltivate in più zone di un podere nelle pertinenze dell’abitazione del De Carlo, e poco distante, a ridosso di un rudere un barattolo contenente 17 dosi di “era” pronte per lo spaccio.
Nel dettaglio, i militari dell’Arma hanno dapprima effettuato, presso la sua abitazione di Contrada Amabilina, una perquisizione domiciliare con l’ausilio di due cani antidroga, che aveva esito negativo ma durante la quale si individuava un monitor sul quale erano proiettate le immagini di una telecamera che inquadrava il viale di accesso al cancello dell’abitazione di De Carlo. Insospettiti da tale dettaglio, allora, i Carabinieri seguendo un percorso con l’erba vistosamente calpestata dietro a degli alberi e ad una fitta vegetazione ricadenti nella proprietà del De Carlo, rinvenivano tre piante di cannabis di circa due metri di lunghezza, con la terra ancora umida. Notando nelle vicinanze un tubo di gomma della lunghezza di circa venti metri, inoltre, i militari continuavano a esaminare l’area che poteva essere coperta con lo stesso per l’irrigazione delle piante: individuati ancora altri sentieri con l’erba alta calpestata, pertanto, i militari proseguivano la battuta della zona, rinvenendo dietro al muro del garage dell’abitazione, sempre in un terreno incolto, ulteriori 20 piante divise in più punti, di altezza dai due ai tre metri, occultate nella vegetazione spontanea circostante.
Contestualmente a tale scoperta, un altro drappello di Carabinieri, seguendo il fiuto del cane dell’unità cinofila, ritrovava in prossimità di un rudere diroccato, tra le pietre di tufo, la vegetazione e diversa immondizia, prima un barattolo in vetro vuoto dal cui interno, una volta aperto, fuoriusciva uno sgradevole odore molto simile a quello emanato dalla marijuana e successivamente, poco più avanti, un altro contenitore sempre in vetro con all’interno 17 confezioni di marijuana, già essiccata e pronta per la vendita al dettaglio, legato a mezzo di una lenza trasparente ad un ramo di un albero: visionando attentamente la telecamera a circuito chiuso, infine, si accertava che l’obiettivo della stessa era puntato proprio nel punto in cui era nascosto tale ultimo recipiente con le diciassette confezioni nonché la maggior parte delle piante. Al termine delle attività le 23 piante, i due barattoli di vetro, le 17 dosi ed il tubo in gomma utilizzato per innaffiare le piante rinvenuti, poiché ritenuti riconducibili all’illecita attività di spaccio di De Carlo Antonino, venivano sottoposti a sequestro mentre il soggetto ristretto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Il G.I.P. del Tribunale di Marsala, all’esito della convalida dell’atto, dopo aver avallato l’operato dei militari dell’Arma ha sottoposto De Carlo alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala. L’attività investigativa della Compagnia Carabinieri di Marsala prosegue per accertare la provenienza delle piante e la rete di spacciatori che si servivano abitualmente dal De Carlo. L’operazione antidroga dei carabinieri si inquadra nell’ambito di una azione quotidiana svolta dai militi dell’arma sui territori di Marsala e Petrosino nel contrasto allo spaccio di stupefacenti e dei reati ad esso legati.