Cinque arresti tra Marsala e Mazara per un barbaro omicidio

L'omicidio per futili motivi, legati al mondo dello spaccio e ad un grosso debito non onorato, avvenne nel 2010 a Capo Feto

i 5 arrestati

I carabinieri fanno luce su un delitto e arrestano 5 persone ritenute responsabili dell’omicidio. La notizia, già pubblicata dalla nostra testata nei giorni scorsi, è stata illustrata nei dettagli nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso la Procura della Repubblica del Tribunale di  Marsala. Qui gli inquirenti hanno illustrato i fatti che risalgono al lontano 10 giugno 2010 in località Capo Feto, territorio al confine fra Mazara e Petrosino, quando sei persone si danno appuntamento in aperta campagna per un chiarimento circa alla delimitazione delle piazze di spaccio degli stupefacenti e al saldo di un debito di alcune decine di migliaia di euro per una partita di droga non pagata. L’ignara vittima, uno spacciatore tunisino di 36 anni,  Riadh Srat, nativo di Mahdia (Tunisia) a residente, in vita, a Mazara del Vallo, si reca di sera all’appuntamento con i propri carnefici.

Ne scaturisce una discussione ed i quattro indagati aprono il fuoco con una pistola a canna corta. Esplodono 5 colpi col chiaro intento i uccidere, che attingono lo sfortunato uomo  al torace e al capo. L’uomo moriva per arresto cardiocircolatorio dalle gravi lesioni cranio-encefalitiche e toraciche. Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile  e dall’Aliquota Operativa di Mazara portavano da subito al mondo della droga, alle persone frequentate dalla vittima, e alle abitudini della stessa.

momento dell'arrestoL’attività di tipo tecnico (intercettazioni, accertamenti presso il R.I.S. di Messina) permetteva ai militari dell’Arma di ricostruire le dinamiche dell’azione omicida, nonché il presumibile movente, scaturito da motivi abbietti o futili (estinzione di debiti di droga e per liberarsi di un concorrente nell’attività di spaccio). Individuati i responsabili, nelle prime ore della mattinata dello scorso 13 gennaio, i militari del Comando Compagnia di Mazara del Vallo  hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone (quattro italiani e un tunisino), poiché ritenute responsabili in concorso dell’omicidio di Riadh Srat.

In manette sono finiti: Vincenzo Galia, Cinquantunenne marsalese, ivi residente; Giovan Vito Romeo, Trentunenne marsalese, ivi residente; Gisella Angileri, Ventinovenne marsalese, ivi residente; Giovan Battista Manciaracina, Trentaseienne palermitano, residente a Mazara del Vallo;  Arafet Ibnmahjoub, Trentatreenne tunisino, residente a Mazara del Vallo.

Il Tribunale di Marsala – Ufficio GIP, sulla scorta delle risultanze investigative dirette dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte dal dipendente N.O.R.M., emetteva nei confronti dei cinque indagati la misura della custodia cautelare in carcere, perché ritenuti responsabili tutti in concorso dell’omicidio di Rihad Strat, condotta aggravata dall’aver agito con premeditazione, per e in circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa (appuntamento serale in zona di campagna scarsamente abitata e illuminata).

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