Bando Aeroporto Trapani Birgi, mai visto tanto interesse: “quante api svolazzano sul miele”

Ritorna a far gola, all’ex Compagnia Aerea di Stato, l’Aeroporto di Trapani/Birgi. L’odore del denaro “facile” sta attirando l’attenzione di molte compagnie aeree, la cui partecipazione al bando pubblico potrebbe decretare l’uscita di scena di Ryanair. Pare che sia ufficiale,la partecipazione dell’Alitalia alla gara d’appalto da venti milioni di euro per il comarketing territoriale dell’aeroporto di Birgi. Sino al marzo scorso, da quando Alitalia abbandonò l’aeroporto trapanese, il Vincenzo Florio di Trapani Birgi è stata base indiscussa di Ryanair. La “supremazia” della compagnia aerea irlandese oggi inizia a vacillare con l’arrivo di altre aziende, anche l’Alitalia è attiva sullo scalo e cura, in esclusiva, la rotta per Pantelleria, con due voli al giorno.

L’ex compagnia di bandiera ha fatto sapere che parteciperà a tutti i bandi degli aeroporti italiani che dispongono incentivi per attrarre i vettori ad attivare nuove rotte. Tra gli scali interessanti, oltre ad Alghero e Olbia, c’è il Vincenzo Florio di Birgi la cui società di gestione, Airgest ha lanciato un bando di gara per l’acquisizione di servizi di marketing territoriale, ossia per la individuazione dei vettori che dovranno operare nell’aeroporto fino al 2020. Tra l’altro, il bando prevede un incremento dell’attuale traffico passeggeri di circa un milione e mezzo l’anno.

Il ritorno “annunciato” di Alitalia non entusiasma gli utenti. Le “drammatiche” condizioni economiche in cui versa la Compagnia Aerea non sono una garanzia. Si auspica che il bando preveda delle garanzie per l’Aeroporto, i servizi ed i voli che dovranno essere garantiti dalla compagnia che si aggiudicherà l’appalto. Seppure Ryanair non sia mai entrata nel cuore dei siciliani, da subito si è intuito il business che stava dietro il low cost, per le sue stabilità economiche ha sempre rappresentato una garanzia per lo scalo ed un buon “biglietto da visita” per l’utenza, particolarmente spendibile per il turismo in internazionale.  L’arrivo di Alitalia, o di un’altra compagnia aerea, attratta dai 20 milioni di euro del bando, quale garanzia potrà essere data al territorio, o meglio all’utenza?

Venti milioni di euro sono tanti, ma ancora più grandi sono le aspettative del territorio che tanto ha investito e tanto continua ad investire nel turismo. Chi si aggiudicherà l’appalto ha l’obbligo di garantire le tratte, ma soprattutto i passeggeri in transito il cui numero anno deve essere integrato di un ulteriore milione e mezzo di unità l’anno. Numeri certi, concreti;  non parole: in gioco oltre ai 20 milioni di euro vi è il futuro economico e sociale della Sociale Sicilia Occidentale.
E non è roba da poco!

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