Arrestati dai carabinieri due rapinatori in trasferta a Marsala

Dopo l'arresto operato dai carabinieri di Petrosino, uno è stato tradotto all'Ucciardone di Palermo, mentre l'altro ha beneficiato dei domiciliari

Carabinieri-arresto-mazara-marsalanewsI Carabinieri della Stazione di Petrosino, diretti dal Lgt. Maurizio Giaramita, dopo una lunga ed articolata attività di indagine, hanno arrestato due pregiudicati palermitani, Pietro Vercio, di 37 anni, e Federico Torretta, di 34 anni, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione rispettivamente della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Marsala – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari per il reato di rapina aggravata in concorso.

I due sono ritenuti i responsabili di un colpo messo a segno a Marsala il 28 agosto 2013, per una rapina commessa alla filiale del Montepaschi di Siena, che all’epoca era situata in c.da Berberello sulla via Mazara. Secondo la ricostruzione dei fatti i due malviventi, a volto scopertopoiché uno indossava degli occhiali da vista e l’altro un cappellino che comunque non ne nascondevano il viso, sono entrati nella banca e, mentre uno teneva sotto controllo i clienti e gli impiegati, l’altro ha scavalcato il bancone e, con una forbice sottratta ad un cassiere, ha forzato il cassetto in cui era custodito una parte dell’incasso della giornata, portando via circa 16.000 euro. Terminata l’azione delittuosa, i due malviventi hanno intimato al cassiere di sbloccare la porta d’ingresso e sono fuggiti a bordo di un veicolo.

I Carabinieri sono immediatamente giunti sul posto hanno avviato tutti i rilevamenti di rito e fatto intervenire gli esperti della squadra scientifica le cui risultanze, confrontate con la banca dati del R.I.S. di Messina ha incastrato Pietro Vercio. Stessa cosa è accaduta per il suo complice Torretta attraverso il controllo dei fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza. Pertanto Pietro Vercio e Federico Torretta sono stati arrestati dai carabinieri e, espletate le formalità di rito, così come disposto nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare sono stati ristretti rispettivamente il primo presso il carcere Ucciardone di Palermo, e l’altro presso la propria abitazione sita nel medesimo capoluogo siciliano, in regime di arresti domiciliari con braccialetto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Marsala.

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