Ancora un premio per Ben Ryé, il passito di Pantelleria prodotto da Donnafugata

Ben Ryè di Donnafugata è stato classificato al primo posto quale miglior vino d’Italia per la guida di Luca Maroni, con il punteggio di 97/100.

donnafugata-azienda-vinicola-marsala-panteleria-giacomo-rallo-josè-antonio-gabriella-marsalanewsUn nuovo riconoscimento per il passito di Pantelleria prodotto da Donnafugata, nota azienda vinicola marsalese della famiglia Rallo. Il  Ben Ryé, annata 2012, 1° miglior vino d’Italia per la guida di Luca Maroni, con il punteggio di 97/100. La presentazione de “I Migliori Vini d’Italia” ha avuto luogo ieri a Roma, nella splendida cornice di S. Spirito in Sassia. Protagonisti della serata i 60 vini premiati dalla Guida, frutto di una selezione lunga un anno, realizzata da Luca Maroni attraverso la degustazione di oltre 9.000 vini di ben 1.535 aziende produttrici. E, il Ben Ryé, annata 2012, ha entusiasmato la giuria.

Ecco come lo descrive  Sergio Bolzoni: “L’annata 2012 di Ben Ryè corrisponde in tutto e per tutto con la descrizione della scheda tecnica, sentori di albicocca e pesca, freschezza data da una nota leggermente agrumata e sotto sotto un po’ di erbe aromatiche. Anche in bocca è freschissimo, qui sì che l’acidità (mi raccomando, NON è un vino acido) sorregge il contenuto zuccherino e ne fa un vino che arriva facilmente al secondo bicchiere, perfetto con i pasticcini di ogni genere e gusto, dalla crema al cioccolato”. La forza di Donnafugata sta nell’amore e nella dedizione con cui la famiglia Rallo (nella foto i coniugi Giacomo e Gabriella Rallo con i figli Josè e Antonio) gestisce Donnafugata.

La Guida di Luca Maroni mette sul podio il Ben Ryé (dall’arabo figlio del vento) che Donnafugata produce a Pantelleria, dove può contare su 68 ettari di vigneto, prevalentemente realizzati su terrazzamenti. Qui si coltiva lo Zibibbo con l’antico sistema della vite ad alberello all’interno di conche scavate nel terreno al fine di proteggere la pianta dai venti che sferzano l’isola. Un sistema, quello dell’alberello pantesco, appena riconosciuto dall’Unesco tra i beni immateriali patrimonio dell’umanità e simbolo di una viticoltura “eroica” , là dove come a Pantelleria, il viticultore è chiamato ad uno straordinario impegno in termini di sapienza, lavoro e passione.

I vini premiati saranno in degustazione fino al 15 febbraio nell’ambito della manifestazione “I migliori vini Italiani” (Complesso S. Spirito in Sassia, Borgo S. Spirito n.2, Roma).

CATEGORIE
TAG
Condividi

Commenti

Wordpress (0)
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: