Aeroporto, la senatrice Orrù con un emendamento “sblocca” circa 5 milioni di euro per saldare debiti con l’Erario

Sarà di circa 17 milioni e 700 mila euro per il prossimo triennio, l`importo del bando che verrà espletato dall’Airgest, la società di gestione del «Vincenzo Florio» di Trapani Birgi, per la riceca di un nuovo vettore aereo che operi in aeroporto a partire dalla prossima primavera. E’ questo, infatti, il totale attualmente disponibile sommando i fondi messi a disposizione dalla Regione, 13 milioni, e quelli, in autofinanziamento, di 13 Comuni (Marsala, Favignana, San Vito Lo Capo, Mazara del Vallo, Castellammare del Golfo, Erice, Valderice, Petrosino, Custonaci, Paceco, Salemi, Calatafimi-Segesta e Buseto Palizzolo) su 24, della provincia. Ad essi, però, va aggiunto Alcamo. La giunta presieduta dal sindaco Domenico Surdi, infatti, ha approvato la delibera con la quale aderisce alla manifestazione d'interesse. «L’impegno dell’amministrazione è quello – afferma l’assessore Fabio Butera - di reperire le risorse necessarie, inserendo gli stanziamenti nel redigendo bilancio 2018-2020 da finanziare anche con i maggiori introiti provenienti dalla Tassa di Soggiorno che verrà proposta al Consiglio Comunale».Approvato, in sede di esame del ddl di “Conversione in legge del decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili” il cosiddetto “Decreto Fiscale”,  l’emendamento – di cui è prima firmataria la senatrice trapanese del PD Pamela Orrù – relativo ai fondi stanziati a titolo di compensazione parziale dei danni economici subiti dall’Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani, a causa delle limitazioni imposte alle attività aeroportuali civili dalle operazioni militari NATO in Libia del 2011.

“L’emendamento – spiega Orrù – mira a consentire all’Airgest di compensare il debito verso l’Erario, dovuto al mancato versamento all’entrata del bilancio dello Stato di 4 milioni 815.995,10 euro dei diritti previsti dalla legge n.324/1976, attraverso il credito maturato relativo al mancato ristoro, che era stato disposto dall’articolo 4 bis del decreto legge n.107 del 2011, dei danni subiti  per le limitazioni alle attività aeroportuali civili del ‘Vincenzo Florio’ derivate dall’intervento militare nel Paese africano in applicazione della risoluzione n.1973 dell’ONU”.

“Si tratta di un emendamento – prosegue la senatrice, che è componente della commissione Trasporti di Palazzo Madama – che consentirà alla società di gestione, attraverso la riduzione del suo debito pari a di 4 milioni 815.995,10 euro, di operare con maggiore tranquillità finanziaria in un momento particolarmente difficile per lo scalo trapanese – il cui funzionamento è fondamentale per il nostro territorio – visto che, proprio a causa della crisi Libica del 2011, l’aeroporto è stato fortemente penalizzato”.

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