Aeroporto, il Presidente Musumeci ha incontrato la stampa

“Il futuro dell’Aeroporto “autonomo” di Trapani Birgi appare molto incerto, ancor più che proponibile in una regione dove sei scali hanno altrettanti società di Gestione. E’ fuori da qualsiasi logica imprenditoriale. L’unica soluzione fattibile è l’accorpamento delle società”. Queston in estrema  sintesi l’intervento del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel corso di una improvvisata conferenza stampa tenutasi alle ore 12:00 nei locali a primo piano dell’Aigest.

Presenti all’incontro solo i deputati regionali Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino, il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo ed uno sparuto gruppo di operatori turistici. Molto nutrito, invece, il servizio di ordine pubblico, visto che si prevedevano azioni di protesta e contestazioni.  nulla di tutto ciò è avvenuto. Ancora una volta gli abitanti di questo territorio non si smentiscono, eserciti di “tuttologi” e “leoni da tastiera” sui social, pronti a criticare e a mettere al rogo chiunque, stando però ben attenti a non esporsi. Questa è un’altra storia su cui è meglio calare un velo pietosp

Il presidente Musumeci dopo una breve visita guidata nella aerostazione Vincenzo Florio, al primo piano della stessa ha incontrato gli operatori dell’informazione in una improvvisata conferenza stampa. L’on. Nello Musumeci per circa un’ora si è intrattenuto con i giornalisti in un clima molto disteso e pacato, rispondendo alle domande che gli venivano poste.

Riportiamo, in un succinto riassunto quanto ha detto, lasciandovi alla visione completa, integrale (senza tagli o montaggi video) della Conferenza stampa che abbiamo pubblicato sul nostro giornale on line  per chi volesse approfondire le proprie conoscenze:

Sono contento di essere qui a Birgi non solo per confermare l’impegno del governo regionale non per la sopravvivenza ma a sostegno di uno scalo aeroportuale che ha una funzione necessaria allo sviluppo economico di questa parte della Sicilia – sono queste le prime parole di Musumeci a Birgi -.  Sono state dette tante cose e in questo anno mi sono tenuto fuori da ogni polemica. Bisogna parlare solo quando si ha qualcosa da dire. Alla fine del 2017 abbiamo trovato  l’aeroporto di Birgi in una fase precomatosa. Se non partiamo da questo dato diventa inutile e paradossale il raffronto con i tempi felici dello scalo trapanese. Partendo da quel dato abbiamo fatto quello che era necessario fare, soccorrere la società nella sua struttura debitoria, porre riparo ad un bando fatto male, abbiamo erogato oltre undicimilioni di euro e normalizzato il consiglio di amministrazione  e voglio ringraziare per quanto fatto finora il presidente Angius, la dottoressa Ferraro e il dottore Caruso. Non è pensabile che in una regione vi siano ben 6 aeroporti a meno di 250 chilometri di distanza l’uno dall’altro, con altrettante Società di gestione e con una moltitudine di problematiche, solo perchè faceva comodo distribuire incarichi nei consigli d’Amministrazione per poter gestire in maniera clientelare posti di lavoro e servizi. Io sono per una sola struttura efficiente e su questo sta lavorando il miob Governo. In una prima fase mi accontenterei di vedere accorpati Trapani con Palermo e Comiso con Catania, nonchè Pantelleria e Lampedusa sotto l’Enac. In Sicilia orientale sembra che non vi siano ostacoli di natura politica in quanto avevo già mosso le prime carte da Presidente dell’ex Provincia Regionale di Catania. La stessa cosa sto facendo con Palermo ed ho già informato il sindaco Leoluca Orlando, responsabile della Gesap che è a gestione “privata”, non regionale, il quale non si è dato contrario. Non era un incontro ad hoc e ne ho approfittato per parlare di aeroporti uniti durante la visita del Santo Pontefice a Palermo. La Regione si sta muovendo  in questa direzione, ma non sta a noi la decisione ultima: spetta alla gestione della Gesap di Palermo decidere se accorpare l’Airgest o meno. Ritengo che sia l’unica operazione sostenibile per non fare chiudere il Trapani Birgi, e faremo la nostra parte, anche sotto l’aspetto economico, per facilitare le “nozze”. Sono fermamente convinto che un aeroporto, in questo caso 2 (Trapani e Comiso), non possono continuare a mantenere la propria autonomia senza avere voli, passeggeri e risorse economiche. La Regione può dare l’input per il decollo delle strutture, per come ha già fatto, ma non può mantenerle in eterno. Gli aeroporti sono strutture private e come tali auspico che per il Trapani Birgi le medie e grandi aziende del territorio ed i comuni più grandi possano presto entrare nella società per costituire uno zoccolo duro. Sono fiducioso che si giungerà all’accorpamento di Trapani con Palermo e che questo territorio presto possa beneficiare di una società di gestione in attivo che può permettersi il lusso di intraprendere accordi economici con le compagnie aeree in base alle tratte e ai passeggeri in transito, piuttosto che puntare su bandi per la promozione. L’Airgest, lo scalo ed il territorio – ha concluso Nello Musumeci – ha tanto da guadagnare nell’accorpamento con Palermo, perchè finirebbe la concorrenza fra le due strutture e l’una diventerebbe complementare all’altra. Non è una novità che due strutture autonome vicine non possono coesistere senza una spietata lotta e, in questo contesto economico di libero mercato, la più grande (Gesap) finisce col fare soccombere la più piccola (Airgest). Per non arrivare a ciò si deve trovare un percorso comune che faccia crescere Punta Rais senza scomparire Trapani Birgi. Qualora la Gesap non fosse interessata si potrà sempre provare con la Società che gestisce Catania, o con una cordata di imprenditori ed enti pubblici”.  

Nella home page in alto, o semplicemente cliccando su questo link, potete vedere la conferenza stampa integrale, per come si è svolta, senza tagli o montaggi video
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