22 migranti morti, la Procura di Trapani indaga per omicidio volontario

MIGRANTI-BARE-PORTO-TRAPAMI-AQUARIUSLa Procura di Trapani, guidata da Marcello Viola, ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al momento ancora a carico di ignoti, dopo lo sbarco a Trapani delle salme di 22 migranti – 21 donne e un uomo – morti durante la traversata nel Canale di Sicilia. I due gommoni sui quali viaggiavano sono stati soccorsi da nave Aquarius di Msf e Sos Mediterranee.

 “L’ipotesi di reato è di omicidio volontario – spiega il capo dei pm – perché chi ha organizzato e gestito il viaggio dalla Libia, stipando in quel modo il gommone e facendo viaggiare in quelle condizioni i passeggeri era consapevole ed ha accettato il rischio che perdessero la vita durante la traversata”. Non sono stati ancora identificati gli scafisti. “Nei prossimi giorni verranno sentiti i 209 superstiti – ha detto Viola – Al momento due sostituti e un pool di investigatori della polizia sono al lavoro a tempo pieno su questo caso”. L’autopsia sui cadaveri sarà effettuata domani. La causa della morte, molto probabilmente è dovuta alla calca creatasi all’imbarco che ha fatto si che questi sfortunati finissero accanto ai serbatoi del carburante da cui sarebbe fuoriuscito del liquido che mischiatasi con l’acqua di mare ha originato un mortale gas.

Tra i sopravvissuti, recuperati in due operazioni a circa 25 miglia dalle coste libiche dal personale dell“Aquarius”, la nave di “Medici senza frontiere”, ci sono, in particolare, 177 uomini, 32 donne, di cui tre in stato di gravidanza, e 50 minori. di cui 45 non accompagnati. I migranti hanno dichiarato di provenire da Burkina Faso, Camerun, Gambia, Ghana, Guinea e Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria, Senegal e Sierra Leone. Dopo il consueto screening medico ad opera dei sanitari dell’Asp e della Croce Rossa, sono stati trasferiti all’hotspot di Milo per le procedure di identificazione prima di essere dislocati nei centri di accoglienza. Lunedì mattina saranno ascoltati dai magistrati nel tentativo di fare luce sulla tragedia ed individuare i potenziali responsabili

 

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