Migranti, 723, fra cui un morto, sbarcano a Trapani

immigrazione-salvataggio-profughi-mare-trapani-siciliaSono 722 i migranti, più o meno, in buona salute, ed un somalo giunto morto nel porto di Trapani. E’ questo il bilancio della macchina dei soccorsi nei giorni scorsi si è mossa nel Canale di Sicilia per soccorrere 723 disperati. Per uno di essi, purtroppo, non ci è stato nulla da fare: le sue condizioni – di già gravi al momento del trasbordo – non gli hanno permesso di arrivare vivo in porto.

I migranti giunti al porto di Trapani a bordo della nave “Siem Pilot” battente bandiera norvegese, impiegata nel dispositivo internazionale “Triton”. Dal rimorchiatore d’altura sono stati sbarcati per primi coloro che necessitavano di assistenza sanitaria, poi condotti con le ambulanze all’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani.

Il cadavere del somalo morto, deceduto per cause naturali, che è stato prelevato – sotto la supervisione degli agenti della Squadra Mobile – dagli uomini di un’agenzia funebre. I primi accertamenti compiuti dalle forze dell’ordine, inoltre, avrebbero consentito di identificare ben sei presunti scafisti la cui posizione è adesso al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

I migranti provengono da Nigeria, Gambia, Somalia, Eritrea, Etiopia, Senegal, Sudan, Costa d’Avorio, Mali e Guinea. Sono stati trasferiti a bordo della “Siem Pilot” – sulla quale è presente anche un ufficiale di collegamento italiano appartenente alla Guardia di Finanza – dopo essere stati tratti in salvo, in diverse operazioni da parte di differenti unità navali, al largo delle coste libiche, come ha riferito alla stampa la comandante Lise Dunham. Tra di loro anche un disabile, 20 donne in gravidanza e 29 minori non accompagnati. Questi ultimi saranno ospitati nei centri di Trapani, Valderice, Marsala, Mazara, Salemi, Poggioreale, Agrigento e Palermo. I migranti giunti a Trapani fanno parte delle 968 persone soccorse, nella giornata di ieri, in otto distinte operazioni effettuate nel Canale di Sicilia con il coordinamento dalla Centrale operativa della Guardia Costiera.

Data la capienza del centro di Milo – che può ospitare al massimo 400 persone – 300 migranti saranno subito condotti in altre regioni italiane. In particolare, 100 andranno in Lombardia, 100 in Campania, 50 in Emilia Romagna e 50 in Toscana. La restante parte sosterà nella struttura trapanese il tempo necessario per il completamento delle procedure di identificazione e il successivo dislocamento dei richiedenti asilo nei centri di accoglienza,circa 100 dovrebbero restare in provincia di Trapani.

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