Ustica Lines: stop a collegamenti con Egadi ed Eolie

contributo sbarco trasporti favignanaA partire da lunedì mattina nessun collegamento sarà  effettuato dai mezzi della Ustica Lines da e per le isole degli arcipelaghi Egadi ed Eolie. Lo ha comunicato la compagnia di navigazione a seguito dell’annullamento dei bandi delle gare espletate nel febbraio 2014 ed aggiudicate in via definitiva alla stessa. L’Ustica Lines si scusa con la clientela per i disagi e le conseguenze, determinati da decisioni non dipendenti dalla propria volontà. La società è costretta, suo malgrado, ad interrompere i collegamenti con le Isole Egadi ed Eolie e mettere in cassa integrazione centinaia di dipendenti.

Tempestivo l’intervento del sindaco delle Isole Egadi, Giuseppe Pagoto che, assieme agli altri sindaci delle Eolie, ha inviato una nota all’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, dottor Pistorio, nonché al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Infrastrutture della Mobilità e Trasporti, Dott. Bellomo, nella quale riassume e ribadisce  i contenuti delle richieste avanzate da parte dei sindaci in varie occasioni e, in ultimo, nella giornata di ieri, venerdì 4 dicembre, proprio nella sede dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture, alla presenza dei responsabili degli uffici competenti, ossia, che vengano posticipate le procedure di gara per l’affidamento dei servizi integrativi, già in itinere. Pagoto sottolinea anche che allo stesso modo nessuna rimodulazione che contempli una riduzione della mobilità nel periodo invernale dei residenti e dei pendolari può essere condivisa, perché non si può ipotizzare la rimodulazione di servizi integrativi adeguati, in assenza di una certezza sulla prestazione dei servizi essenziali.

Secondo i sindaci il percorso della Compagnia delle Isole S.p.A./Siremar, delegata a prestare tali servizi, come da convenzione, risulta ancora condizionato da una grande incertezza. Per tale motivo, preso atto della disponibilità rilevata nell’ultima riunione da parte dell’Assessore Regionale e degli uffici competenti, i primi cittadini chiedono di rinviare la definizione di questi servizi integrativi sino alla data in cui si abbia certezza del livello dei servizi essenziali assicurati. “Solo in quel caso – conclude Pagoto – si potrà condividere una rimodulazione dei servizi integrativi senza che questa si trasformi in un’inaccettabile riduzione del livello dei servizi stessi. La richiesta è quella di assecondare la richiesta dei sindaci e contestualmente esprimersi formalmente circa le procedure che la Regione intende mettere in campo per assicurare sino ad allora il mantenimento degli attuali assetti”.

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