Rifiuti, mezza Sicilia al collasso, Marsala e Mazara “Sull’orlo dell’emergenza”

Rifiuti, mezza Sicilia al collasso, Marsala e Mazara "Sull'orlo dell'emergenza"«Tra ventiquattro ore non saprò più dove mettere rifiuti se la Regione non ci darà un aiuto». Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, lancia l’allarme perché a Trapani e provincia, nel pieno della stagione estiva, si rischia l’emergenza sanitaria. La discarica locale è in gravi difficoltà e accoglie i rifiuti con una turnazione molto stretta, mentre l’impianto privato Sicilfert chiude i battenti a diversi Comuni in attesa del rinnovo del contratto. L’emergenza nel Trapanese potrebbe presto fare andare in tilt la raccolta anche nel resto dell’Isola. Intanto all’avviso di Palazzo d’Orleans per inviare i rifiuti all’estero hanno partecipato solo quattro operatori per un totale di circa 200mila tonnellate a fronte delle 500 mila che la Sicilia dovrebbe mandare via per evitare il collasso. Il tutto con costi a carico dei Comuni ancora da quantificare. Insomma, il settore rimane sull’orlo del caos.

Il problema è che al momento non vi sono discariche in funzione se non quella di Bellolampo, in difficoltà in attesa dell’ampliamento della sesta vasca, e quella della Sicula trasporti a Lentini. La stessa discarica di Trapani manda una parte dei rifiuti a Lentini, lo stesso fa la Ecoambiente da Bellolampo. E le notizie che arrivano per l’invio fuori regione non sono delle migliori: al bando hanno partecipato solo in quattro. Hanno risposto all’avviso della Regione la Sicula trasporti di Catania, la D’Angelo Vincenzo di Alcamo, la Tech Servizi di Floridia e la Pa Service di Bolzano. Il tutto per circa 200 mila tonnellate da qui ai prossimi sei mesi. La Regione entro il 2018 contava di inviare fuori almeno 500 mila tonnellate, 2,5 milioni nei prossimi tre anni. I conti non tornano.

Intanto continuano ad andare a rilento i lavori per la realizzazione degli impianti pubblici di Gela, Messina ed Enna. Insomma, l’emergenza scoppiata nel Trapanese nel pieno della stagione turistica potrebbe espandersi a macchia d’olio da un momento all’altro anche nel resto dell’Isola. I carabinieri del Noe intanto stanno facendo verifiche su quanto accaduto in questi ultimi giorni in provincia di Trapani, con alcuni Comuni che avrebbero inviato i compattatori pieni di rifiuti salvo poi vederseli ritornare pieni.

FONTE: REPUBBLICA.IT

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