Ricatto con le foto sexy ottenute tramite la chat: un 23enne “mazarese” finisce in manette

Un giovane “mazarese”, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per estorsione a mezzo di foto sexy ottenute tramite la chat. Si tratta di B. M. 23enne di origini tunisine, nato a Mazara del Vallo, ora residente a Rimini e domiciliato a Fano. Lo hanno arrestato i carabinieri di Saltara per aver estorto denaro ad una ragazza conosciuta sul web dietro minaccia di pubblicare foto osé ottenute con l’inganno.

La ragazza, dopo essersi iscritta ad un sito web d’incontri aveva cominciato a scambiarsi messaggi con un giovane “carino e premuroso”. Il ragazzo, approfittando dell’ingenuità dell’interlocutrice, aveva chiesto ed ottenuto l’invio di foto in cui si ritraeva nuda. Dagli incontri virtuali si è passati ad alcuni fugaci momenti fatti di “coccole e carezze”. Il ragazzo “premuroso” dopo qualche tempo comincia a lamentare momentanee difficoltà economiche accampando diverse scuse quali spese improvvise per contravvenzioni al codice della strada ed onorari per l’avvocato.

Inizialmente la ragazza, impietosita, consegnava svariate centinaia di euro al ragazzo a suo dire in prestito. All’ennesima richiesta la ragazza si rifiutava ed il ragazzo “premuroso” svelava la sua vera natura. Dalle carinerie alle richieste petulanti e alla minaccia di pubblicare le foto osé, ottenute con la lusinga e con l’inganno, il passo è stato breve. Ad ogni consegna di denaro seguiva sempre lo stesso copione. Altri soldi o avrebbe inviato le foto ai genitori ed agli amici social.

Sentendosi in trappola la giovane ha raccontato l’angosciosa vicenda ai propri genitori che immediatamente hanno accompagnato la loro figlia dai Carabinieri di Saltara. A quel punto è scatta la trappola. Fissato un appuntamento, questa volta insieme alla ragazza ad attendere l’estorsore c’erano anche i carabinieri che dissimulando i più svariati mestieri, chi lo spazzino, chi il venditore ambulante e chi il mendicante avevano creato una cornice di sicurezza alla vittima. Giunto il ragazzo, con scaltrezza, per evitare un contatto diretto, chiedeva di posizionare il denaro in un bidone dell’immondizia per recuperalo successivamente.

Nonostante le precauzioni, appena presi i soldi, i carabinieri hanno immobilizzato il ragazzo e recuperate le banconote. Condotto in caserma, B. M. 23enne di origini tunisine, nato a Mazara del Vallo, residente a Rimini e domiciliato a Fano, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per estorsione e tradotto in carcere. In mattinata il Giudice del tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora nel comune di Fano.

fonte: http://www.corriereadriatico.it/

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