Regione, l’on. Turano “rompe” con il Presidente Crocetta

mimmo-turano-deputato-regionaleSempre più cupi gli scenari politici alla Regione siciliana, dove fra non molto si ritornerà a votare per il Presidente e per i 90 deputati di sala D’Ercole. Mentre Crocetta, Presidente ancora in carica, votato sotto l’egida del riformismo e dell’antimafia, sta cercando di ricucire le profonde crepe aperte con gran parte degli esponenti di Palazzo dei Normanni, c’è chi dice no.

E’ il caso dell’onorevole Mimmo Turano, alcamese eletto nell’UDC, moderato e centrista da sempre che piuttosto di condividere gli ultimi mesi della disastrosa gestione del governo Crocetta preferisce rassegnare le dimissioni dalla carica di Presidente del Gruppo parlamentare dei Centristi per la Sicilia.

Un segnale forte quello dell’onorevole Turano che dimostra di aver a cuore le sorti della Sicilia e dei suoi elettori. Del resto ha intrapreso la strada più difficile per ritornare all’ARS, in quanto proprio negli ultimi mesi la maggioranza riesce a manipolare i consensi elettorali elargendo contributi a destra e a manca . Turano che, da uomo di governo fino all’ultima settimana trascorsa con  coerenza sbatte la porta in faccia al Presidente Crocetta, dal quale, in modo eclatante, si allontana per percorrere altre interessanti strade.

Pubblichiamo per la nostra rubrica Riceviamo & Pubblichiamo la dichiarazione dell’onorevole Mimmo Turano:

“Voglio essere libero di non condividere la residua gestione disastrosa Governo di Crocetta. Lascio pertanto la carica di Presidente del Gruppo parlamentare dei Centristi per la Sicilia. E’ una scelta che ho maturato nel tempo verificando, sul campo, che i tentativi di correggere gli errori e le inefficienze dell’azione politica del Governatore della Sicilia sono stati vanificati dalla sua assoluta indisponibilità ad accogliere suggerimenti, proposte e soluzioni, e dalla mancanza di una visione strategica di sviluppo. Ho registrato un progressivo declino della spinta riformista e riformatrice che Crocetta si era intestato in campagna elettorale e poi nelle funzioni di governo.

La mia posizione critica nei confronti delle sue scelte, più volte manifestata, è stata affiancata dalla netta opposizione, spesso tenuta discreta per logiche di maggioranza, ad una ulteriore involuzione che presenta, oggi, un Presidente isolato e lontano dai problemi reali dei siciliani. Un Presidente prigioniero di se stesso, all’interno di stanze del potere sempre più anguste ed irritanti di fronte al malessere sociale ed economico che sta ipotecando il futuro della Sicilia. La politica è fatta di atti e di prese di posizione.

Ho sempre preferito con chiarezza, all’interno del Gruppo parlamentare, manifestare la mia posizione, ma purtroppo le scelte di condividere con la coalizione le scelte del Governatore, hanno sempre prevalso. Oggi correggere le scelte politiche e la linea di governo, risultano prive di margini di manovra. Non posso, quindi, che prenderne atto ed essere conseguente, annunciando il mio disimpegno dalla guida e dalla linea politica del Gruppo parlamentare nel quale con lealtà ho sempre militato.

Per tale ragione martedì prossimo comunicherò ai colleghi deputati la mia decisione di uscire dal Gruppo parlamentare e conseguentemente di rimettere il ruolo di Capogruppo fin qui assegnatomi. Non parteciperò alla riunione del movimento dei Centristi per l’Europa prevista domenica prossima, non avendone, come già rappresentato in precedenza, condiviso le scelte di strategia politica messe in campo successivamente alla celebrazione del Referendum costituzionale del 4 dicembre.

Riacquisto la mia autonomia per metterla al servizio di un nuovo progetto in linea con la mia storia politica e personale di cattolico e moderato, attento alle istanze riformiste e di cambiamento equilibrato e consapevole di un territorio, come quello siciliano, che ha assoluto bisogno di una classe dirigente forte, autorevole e con le idee chiare sul futuro dell’Isola. Ho incontrato il mio vecchio amico on. Lorenzo Cesa che mi ha incoraggiato, condividendola, in questa scelta di guardare con grande attenzione, ed anche partecipazione, alla costruzione di un’alleanza forte, moderata e solidale che segni una discontinuità con le politiche disastrose del governo di Crocetta, e che abbia a riferimento l’elettorato moderato di ogni singola provincia, nel rispetto ovviamente delle singole realtà, e punti al coinvolgimento di forze nuove che intendono essere protagoniste della”rinascita della Sicilia.”

On. Girolamo Turano

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