Morto un Papa… se ne fa un’altro. La città si interroga: chi succederà all’on. Giulia Adamo

giulia-adamo-sindaco-marsala-deputatoMorto un Papa… se ne fa un’altro. Così è stato e così sarà sempre… non desta infatti imbarazzo il fatto che la città, svegliatasi senza un sindaco, si interroga di già su chi succederà all’on. Giulia Adamo, prematuramente uscita di scena per vicende giudiziarie venute dal passato. Intanto cominciano a giungere le note politiche sugli eventi degli ultimi giorni. L’onorevole Antonella Milazzo, componente del gruppo PD all’ARS, così commenta: “A prescindere dai motivi politici e dai contrasti che hanno portato il mio partito ad uscire dalla maggioranza, non posso che esprimere apprezzamento per la scelta dell’On. Giulia Adamo. Un gesto che è segno di serietà politica e che merita grande rispetto”.

Bello, netto, sintetico… sembra quasi un necrologico. Due anni e mezzo di amministrazione sono stati spazzati via, cancellati. Viene lecito chiedersi perchè tanto astio nei confronti del Sindaco. Quando la città l’ha voluta e l’ha votata conosceva le sue capacità amministrative ed il suo carattere ferreo. Cosi aspettavano… la manna dal cielo? Fare il sindaco, un periodo di spending review non è una impresa facile per nessuno. Ora, nessuno sembra preoccuparsi del dopo Adamo, degli atti deliberativi che non saranno approvati, dei progetti che resteranno nei cassetti e delle innumerevoli iniziative avviate che rischiano di fare una brutta fine. Al momento le funzioni di sindaco li assolve il vice sindaco Antonio Vinci coadiuvato dalla Giunta Municipale fino a quando l’assessore regione agli Enti Locali Patrizia Valenti non designerà il Commissario Straordinario. Poi il commissariamento dell’Ente fino alla prossima tornata elettorale prevista che in Sicilia sarà tra aprile e maggio 2015; fra quasi un anno. Per tutto questo periodo le funzioni di sindaco e degli assessori della giunta verranno assunti dal commissario straordinario. Resterà in carica, invece, il consiglio comunale fino alla nuova tornata elettorale.

Al di la che piaccia o non piaccia Giulia Adamo sarà la città a pagare lo scotto più caro. Il Commissario Straordinario, così come previsto dalla legge potrà occuparsi solo ed esclusivamente dell’ordinaria amministrazione, ovvero la gestione quotidiana della città. Le grandi opere, la programmazione, l’attivazione di finanziamenti pubblici, il raccordo con il Governo, con Bruxelles e tanto altro sarà posticipato a quando la città tornerà ad avere una propria amministrazione eletta dal popolo. Si sarebbe potuto operare con una amministrazione di salute pubblica per i prossimi 18 mesi, al termine dei quali, con molta probabilità, sarebbe ritornata e alla naturale scadenza del mandato si sarebbe ritornati democraticamente a votare. Invece no… si è preferito mandare tutto per aria. Ora, un periodo buio si avvia a vivere Marsala e non lo dobbiamo sicuramente al Sindaco Adamo (lei avrebbe voluto restare fino alla sentenza della Cassazione) che si è dovuta dimettere per motivi giudiziari, ma anche e soprattutto ad una classe politica fin troppo miope e litigiosa che ha anteposto il proprio orgoglio e la voglia di rivalsa agli interessi della città.

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