Mazara. Il Tribunale di Marsala da ragione ai 38 precari del Comune di Mazara

Mazara. Il Tribunale di Marsala da ragione ai 38 precari del Comune di MazaraSentenza favorevole peri i 38 ex dipendenti precari a tempo determinato. Il comune di Mazara dovrà prorogare i contratti dal 1° gennaio scorso al 31 dicembre prossimo e quindi assumerli a tempo indeterminato, come tutti gli altri precari. La sentenza è stata emessa mercoledì scorso dal giudice Caterina Greco del tribunale di Marsala, che ha accolto il ricorso contro il comune, presentato dai 38 precari a cui l’amministrazione comunale non aveva rinnovato e prorogato i contratti dopo una lunga querelle giudiziaria.

Il comune è stato condannato non solo a prorogare i contratti ai 38 ex precari a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018 ma anche a risarcire gli stessi delle retribuzioni maturate da inizio 2018 e fino alla futura presa in carico dell’amministrazione comunale ed inoltre dovrà anche pagare le spese legali alle quali sono andati incontro i 38 precari, difesi dall’avvocato Sergio Galleano, quantificate in 16 mila euro. Nello scorso mese di febbraio il giudice Caterina Greco, nel corso di un’udienza, ha voluto verificare la possibilità di far pervenire ad un accordo di conciliazione tra le parti, che non c’è stato.

La proposta dei lavoratori prevedeva il reinserimento immediato in servizio con effetto dal primo gennaio 2018. In cambio i lavoratori si sarebbero impegnati a rinunciare al risarcimento del danno richiesto dalla Corte d’appello di Palermo che aveva condannato il Comune al pagamento di 12 mensilità a 51 lavoratori precari per le proroghe reiterate nel tempo, una danno economico non di poco conto per l’amministrazione comunale, valutato in oltre due milioni di euro. Il legale del Comune, l’avvocato Epifanio Giglio, ha spiegato al giudice del lavoro le ragioni dell’Ente, legate a leggi in materia e non ha accettato l’accordo transattivo proposto dal legale dei lavoratori. Così la dottoressa Greco ha rinviato la decisione al 4 aprile scorso, emettendo la sentenza di condanna per il comune. Lo stesso aveva deciso, qualche mese fa, di prorogare i contratti solo a quei lavoratori precari (circa 130) che avevano siglato una “liberatoria” che esonerava   lo stesso ente dal pagamento di sanzioni per le proroghe effettuate o da effettuare in vista della definitiva stabilizzazione.

Da qui il ricorso al Giudice del Lavoro di Marsala da parte di quei 38 lavoratori che non avevano firmato la liberatoria e che erano stati esclusi dalla proroga. Il Comune, in quel tempo, aveva dichiarato di avere già avviato le procedure propedeutiche alla stabilizzazione ma aveva sottolineato che queste ultime dovevano essere effettuate nel rispetto della legge, cioè dopo avere svolto i concorsi: per le categorie A e B con l’espletamento di prove pratiche e per le categorie superiori, C e D, con concorsi per titoli ed esami, riservati agli stessi precari. Resta da sciogliere il nodo della copertura finanziaria della Regione che sembrerebbe comunque assicurata per le future stabilizzazioni, ma al momento non per l’eventuale re-immissione in servizio dei 38 lavoratori. La vicenda, oltre ad avere effetti di carattere sociale, influisce anche sull’andamento della macchina amministrativa alla luce dei continui pensionamenti che si registrano al Comune di Mazara del Vallo.

Nello scorso mese di gennaio, la Giunta Municipale ha approvato il piano occupazionale per il triennio 2018-2020, dal piano emerge che i vuoti d’organico ammontano a 235 unità, dovuti essenzialmente a personale andato in pensione in tutti questi anni.  Attualmente, infatti, sono 183 i posti coperti a tempo indeterminato, su un totale di 418, che è il fabbisogno del Comune di Mazara. Per il 2018 sono previste le stabilizzazioni a tempo indeterminato, dei 173 precari, oltre 12 assunzioni dall’esterno tramite concorsi pubblici ordinari da bandire per: 4 per le categorie D1, 3 categorie C, 2 Agenti di Polizia municipale categorie C e 3 categorie B; prevista inoltre la trasformazione del rapporto di lavoro, da part time 30 ore a full time 36 ore settimanali delle due figure categorie D già assunte tramite stabilizzazione nel 2015.

FONTE: TELE8TV.IT

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